Fermato

 

Nella sala delle riunioni evangeliche, due uomini parlavano tra di loro a voce bassa, manifestamente essi non erano andati in quel luogo per ascoltare il Vangelo. ‘Questa sera, diceva uno dei due, non possiamo fare niente. Torneremo domani’. Si seppe più tardi che essi avevano deciso assieme ad altre comparse di coprire di proiettili maleodoranti l’evangelista nel mezzo della sua predicazione.

La sera dopo, la sala era piena, ma l’evangelista notò delle facce sconosciute i cui sguardi lo inquietarono. Gli sembrò che lo Spirito di Dio lo chiamasse a meditare sul testo di Galati 6,7: "Non v’ingannate; non si può beffarsi di Dio; poiché quello che l’uomo avrà seminato, quello pure mieterà". Egli spiegò il suo soggetto e concluse: ‘Qualcuno in mezzo a voi che segue una vita di peccato, in questo luogo, questa sera, potrebbe conoscere il giudizio di Dio …. Ma la sua grazia vi è ancora offerta. Afferratela’. All'improvviso, si sentì un grande rumore nella sala: un uomo era appena crollato improvvisamente come se qualcuno gli avesse dato un violento colpo sulla testa. L’evangelista si fermò un istante mentre si faceva uscire dalla sala il corpo dell’uomo. Le facce avevano cambiato espressione; poco prima aggressive, adesso parevano spaventate. Si ascoltava il messaggio della Buona Novella con la più grande attenzione. L’uomo che era stato portato via era quello che doveva dare il segnale del colpo malvagio progettato per imporre il silenzio al predicatore.

 

Tratto da: Web Pasteur

 

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