Il veleno non ebbe effetto

 

Fratello Giacinto, pace.


Ho trascritto (a memoria) una testimonianza raccontata dal pastore Remo Cristallo (di Aversa, in provincia di Napoli) durante una sua predicazione che ho seguito stamattina su una rete televisiva locale:

Durante gli anni della persecuzione degli evangelici in Italia, sotto quel regime ateo che è il regime fascista, un nostro fratello fu preso e portato da un gendarme in una stanza, nella quale c’erano un medico, un cane, e un tavolo sul quale giacevano una bottiglia con del liquido, e una Bibbia aperta al libro di san Marco.

Il gendarme, rivolto a questo fratello, disse: "Tu sei un Cristiano? Credi nella Bibbia?". Il fratello rispose di si. Al che, il gendarme prese la bottiglia dal tavolo, e ne diede da bere il contenuto al cane, che subito mori’: si trattava di un veleno mortale. "Allora", continuò il gendarme prendendo la Bibbia, "ecco, qui e’ scritto: ‘anche se berranno qualche veleno, non ne avranno alcun male’. Hai detto di essere un Cristiano, allora bevi!" e gli porse la bottiglia. Il fratello rispose: "Permettetemi prima di andare a inginocchiarmi in quell’angolo per pregare". Essi, allibiti per la richiesta inconsueta, glielo permisero. Egli dunque pregò cosi’: "Padre, se e’ nella Tua volonta’, fa che il veleno non abbia efficacia su me; altrimenti, sia fatto come Tu vuoi, rimetto la mia vita nelle Tue mani".

Tornò e, presa la bottiglia, bevve il veleno, sotto gli occhi del medico e del gendarme; questi iniziarono a guardare nervosamente l’orologio: dieci secondi, trenta secondi, un minuto, due minuti, tre minuti.... non accadeva nulla. "Questa e’ la Bibbia?" fece il medico, rivolgendosi al fratello. "Voglio essere anch’io un Cristiano!"



Pace,

Renato Giliberti

 

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