2. Che cosa significa 'la lettera uccide, ma lo Spirito vivifica'?

 

Per comprendere rettamente il significato di questa espressione di Paolo occorre leggere le parole che la precedono che sono le seguenti: "Ma la nostra capacità viene da Dio, che ci ha anche resi capaci d’esser ministri di un nuovo patto, non di lettera, ma di spirito...." (2 Cor. 3:6). Dunque quando Paolo parla di lettera si riferisce all'antico Patto o meglio al comandamento dell'Antico Patto che quantunque fosse inteso a dare vita è risultato dare la morte e questo perchè dice sempre Paolo: "Il peccato, còlta l’occasione, per mezzo del comandamento, mi trasse in inganno; e, per mezzo d’esso, m’uccise" (Rom. 7:11). Questo perchè il comandamento della legge è la forza del peccato (cfr. 1 Cor. 15:56), cioè è la cosa che rende il peccato estremamente peccante (cfr. Rom. 7:13), senza di esso il peccato sarebbe morto (cfr. Rom. 7:8). Si spiega così perchè Paolo chiama l'antico Patto "il ministerio della morte" (2 Cor. 3:7). Ora, se la lettera si riferisce all'antico Patto lo Spirito si riferisce al Nuovo Patto o meglio alle parole di Cristo che sono spirito e vita secondo che disse Gesù stesso: "È lo spirito quel che vivifica; la carne non giova nulla; le parole che vi ho dette, sono spirito e vita" (Giov. 6:63), e che invece di morte danno la vita ossia vivificano coloro che vivono nel peccato.

  

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