Secondo quello che insegna la Sacra Scrittura l'essere umano, dato che possiede al suo interno un'anima immortale, quando muore continua a vivere sotto una altra forma - appunto solo con la sua anima - in un altro mondo, invisibile a questi nostri occhi e in uno stato pienamente cosciente. |
Questo mondo sarà o il Paradiso che si trova in cielo per coloro che muoiono in Cristo, cioè riconciliati con Dio; o l'Ades (comunemente chiamato 'inferno'), che si trova nel cuore della terra, per coloro che muoiono nei loro peccati, cioè perduti e nemici di Dio. |
L'apostolo Paolo, essendo riconciliato con Dio, aveva la certezza che quando sarebbe morto sarebbe andato in cielo con il Signore infatti disse ai Corinzi: "Ma siamo pieni di fiducia e abbiamo molto più caro di partire dal corpo e d'abitare col Signore" (2 Cor. 5:8), ed ai Filippesi: "Io sono stretto dai due lati: ho il desiderio di partire e d'esser con Cristo, perché è cosa di gran lunga migliore" (Fil. 1:23), ed a Timoteo poco prima di morire disse: "Il Signore mi libererà da ogni mala azione e mi salverà nel suo regno celeste" (2 Tim. 4:18). Queste sue parole - come si può vedere - sono eloquenti, per lui la vita dopo morto sarebbe continuata, e siamo sicuri continuò in cielo con il Signore. A conferma che la vita per i Cristiani continua dopo morti in cielo ci sono le seguenti parole di Giovanni che dice: "E quando ebbe aperto il quinto suggello, io vidi sotto l'altare le anime di quelli ch'erano stati uccisi per la parola di Dio e per la testimonianza che aveano resa; e gridarono con gran voce, dicendo: Fino a quando, o nostro Signore che sei santo e verace, non fai tu giudicio e non vendichi il nostro sangue su quelli che abitano sopra la terra? E a ciascun d'essi fu data una veste bianca e fu loro detto che si riposassero ancora un po' di tempo, finché fosse completo il numero dei loro conservi e dei loro fratelli, che hanno ad essere uccisi come loro" (Apoc. 6:9-11). Si noti come quelle anime furono viste, e poi come furono sentite gridare, come potevano ricordarsi di come erano morti sulla terra, e come potevano anche sentire. Non è chiaro che i Cristiani quando muoiono continuano a vivere coscientemente in cielo presso il trono di Dio? Questo dunque per quanto riguarda il vivere nell'aldilà per i Cristiani. |
Per coloro che invece muoiono nei loro peccati, li aspetta come detto l'Ades - che è un luogo sotterraneo dove arde il fuoco e dove si soffrono tormenti terribili. La seguente storia raccontata da Gesù lo insegna chiaramente: "Or v'era un uomo ricco, il quale vestiva porpora e bisso, ed ogni giorno godeva splendidamente; e v'era un pover'uomo chiamato Lazzaro, che giaceva alla porta di lui, pieno d'ulceri, e bramoso di sfamarsi con le briciole che cadevano dalla tavola del ricco; anzi perfino venivano i cani a leccargli le ulceri. Or avvenne che il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno d'Abramo; morì anche il ricco, e fu seppellito. E nell'Ades, essendo ne' tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abramo, e Lazzaro nel suo seno; ed esclamò: Padre Abramo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell'acqua per rinfrescarmi la lingua, perché son tormentato in questa fiamma. Ma Abramo disse: Figliuolo, ricordati che tu ricevesti i tuoi beni in vita tua, e che Lazzaro similmente ricevette i mali; ma ora qui egli è consolato, e tu sei tormentato. E oltre a tutto questo, fra noi e voi è posta una gran voragine, perché quelli che vorrebbero passar di qui a voi non possano, né di là si passi da noi. Ed egli disse: Ti prego, dunque, o padre, che tu lo mandi a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli, affinché attesti loro queste cose, onde non abbiano anch'essi a venire in questo luogo di tormento. Abramo disse: Hanno Mosè e i profeti; ascoltin quelli. Ed egli: No, padre Abramo; ma se uno va a loro dai morti, si ravvedranno. Ma Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscitasse" (Luca 16:19-31). Si noti come quel ricco, una volta morto e seppellito, continuò a vivere all'inferno in uno stato perfettamente cosciente, infatti sentiva dolore per il fuoco in mezzo al quale si trovava, poteva parlare e ragionare, vedere e sentire, e oltre tutto anche ricordarsi di chi aveva lasciato sulla terra. |