1. Come mai ci sono dei bambini che nascono con delle malattie ed anche con gravi disfunzioni fisiche?

 

Ora, le ragioni per cui un bambino nasce malato o con deficienze fisiche possono essere le seguenti.

La prima è che sia una punizione di Dio infatti Dio dice "io punisco l'iniquità dei padri sui figliuoli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano" (Es. 20:5). Ovviamente tu dirai: 'Come può un Dio così buono e misericordioso colpire il figlio di qualcuno per un suo misfatto personale?' Bene, ricordati che Dio è anche giusto e fa mietere ad ognuno il frutto della sua malvagità. Tu sai per esempio che ci sono alcuni che in virtù di alcuni loro vizi contro natura mettono al mondo dei figli con l'AIDS; non pensi che ciò sia la conseguenza dell'iniquità dei genitori? Ma tornando al fatto della punizione di Dio, ti voglio ricordare quello che avvenne al re Davide. Come tu sai il re Davide una notte mandò a chiamare Bath-Sheba, la moglie di Uria lo Hitteo, e si giacque con essa mettendola incinta, e in seguito fece uccidere il marito di Bath-Sheba. Ora, tu sai che Davide era un uomo secondo il cuore di Dio; ma che fece Dio? Chiuse gli occhi, lasciò stare Davide? No, ma gli mandò Nathan il profeta per annunciargli i suoi giudizi contro di lui. Tra questi giudizi ci fu pure il seguente. Dio gli disse: "Nondimeno, siccome facendo così tu hai data ai nemici dell'Eterno ampia occasione di bestemmiare, il figliuolo che t'è nato dovrà morire' (2 Sam. 12:14). Nathan se ne tornò a casa sua. E l'Eterno colpì il bambino che la moglie di Uria avea partorito a Davide, ed esso cadde gravemente ammalato. Ora, io ti chiedo: 'Non credi che Davide e Bath-Sheba soffrirono per questa malattia di cui fu colpito il bambino partorito da Bath-Sheba?' Io credo di sì. Tieni presente anche che Davide digiunò per sette giorni in favore del bambino, pensando e sperando che Dio avrebbe avuto pietà del bambino, ma le sue preghiere e il suo digiuno non servirono a nulla; il bambino fu fatto morire da Dio (2 Sam. 12:16-18). Che colpa aveva quel bambino per essere stato colpito da Dio? Io credo nessuna, tuttavia Dio agì con giustizia nei confronti di Davide. Ovviamente la punizione Dio può infliggerla anche colpendo di malattia un bambino mentre è ancora nel seno della madre. Naturalmente, questa ragione è difficile da accettare, ma la Scrittura ci autorizza a sostenerla.

Ma c'è anche un'altra ragione per cui talvolta Dio fa nascere un bambino in queste condizioni, ed è "affinché le opere di Dio siano manifestate in lui" (Giov. 9:3), quindi in vista della sua gloria nel senso che poi Egli guarirà il bambino nato in quelle condizioni, traendo gloria per il suo nome, come nel caso del cieco nato a cui Gesù diede la vista quando questi era in età adulta (cfr. Giov. 9:6-34). Tieni presente che di questi casi di bambini nati zoppi, ciechi, o sordi, o con altre anomalie fisiche ce ne sono stati anche in questo secolo, e che quando è avvenuta la guarigione i genitori se erano dei credenti si sono fortificati nel Signore, se invece erano increduli si sono convertiti al Signore.

Quindi io credo che la cosa migliore da fare per un credente in verso quelle famiglie che hanno dei figli nati malati è quella di incoraggiare i genitori ad avere fede in Dio e a pregarlo affinché guarisca il loro figlio o la loro figlia, io credo fermamente che nel nome di Gesù Cristo gli ammalati vengono guariti ancora oggi. "Pregate gli uni per gli altri onde siate guariti; molto può la supplicazione del giusto fatta con efficacia", dice Giacomo (Giac. 5:16). Quindi, non ci si tiri indietro dal dire a queste persone che il Signore Gesù Cristo può guarire la loro figlia o il loro figlio; siano esortati - se ancora non sono dei credenti - a credere nel Signore Gesù Cristo innanzi tutto per la loro salvezza e poi per la guarigione del malato. Sapete? Talvolta Dio "libera l'afflitto mediante l'afflizione, e gli apre gli orecchi mediante la sventura" (Giob. 36:15). La nostra speranza è che la famiglia sventurata, se ancora non è nella fede, mediante questa sventura possa venire alla conoscenza della verità: non sarebbe la prima volta che una cosa simile avviene. Quanti genitori nella disperazione per un figlio drogato o un figlio malato sono andati al Signore! La stessa cosa vale nel caso i genitori siano dei credenti, siano esortati a credere che il Signore può guarire il loro figlio o la loro figlia malata. In questa maniera essi si fortificheranno nel Signore e cominceranno ad aspettare la sua potente liberazione.

Ovviamente, sia fatta la volontà di Dio, Dio regna e fa quello che vuole. Io non posso assicurare che è la volontà di Dio che egli guarisca ogni bambino nato deformato o malato, ma fino a quando Dio non dice che non è la sua volontà guarire qualcuno occorre insistere presso il trono della sua grazia con fede: lui è l'Onnipotente ed è Misericordioso, ricordatevelo sempre. Una cosa va detta a riguardo dell'eventualità che il Signore abbia deciso di non guarire un figlio o una figlia di una coppia di credenti con una buona coscienza e che lo invocano in fede e in verità per la guarigione del loro figlio o della loro figlia; in questo caso certamente una delle ragioni per cui il Signore decide di non esaudirli è quella di mantenerli umili, sì perché l'afflizione ci tiene umili, la prova - malattia o altro che sia - ci impedisce di insuperbirci. Nella Scrittura abbiamo un esempio di come talvolta il Signore al fine di non far insuperbire dei suoi figliuoli infligge loro quella che apparentemente sembrerebbe una punizione per un loro misfatto e rifiuta di rimuovere questa afflizione alle loro suppliche, l'esempio è quello dell'apostolo Paolo. Ecco quanto lui stesso dice ai santi di Corinto: "E perché io non avessi ad insuperbire a motivo della eccellenza delle rivelazioni, m’è stata messa una scheggia nella carne, un angelo di Satana, per schiaffeggiarmi ond’io non insuperbisca. Tre volte ho pregato il Signore perché l’allontanasse da me; ed egli mi ha detto: La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza. Perciò molto volentieri mi glorierò piuttosto delle mie debolezze, onde la potenza di Cristo riposi su me. Per questo io mi compiaccio in debolezze, in ingiurie, in necessità, in persecuzioni, in angustie per amor di Cristo; perché, quando son debole, allora sono forte" (2 Cor. 12:7-10). Come si può ben vedere, alle richieste, precisamente furono tre, di Paolo di rimuovere l'angelo di Satana postogli da Dio per schiaffeggiarlo, il Signore gli rispose che la sua grazia gli bastava perchè nella sua debolezza egli avrebbe mostrato la sua potenza. L'angelo di Satana in altre parole avrebbe continuato a schiaffeggiarlo affinchè Paolo non si insuperbisse a motivo della eccellenza delle rivelazioni ricevute. Ciò lo avrebbe reso debole, ma nello stesso tempo anche forte. La risposta a quelle sue specifiche richieste dunque fu negativa, dal punto di vista umano, ma ovviamente giusta da parte di Dio che sa sempre quello che fa e per quale motivo lo fa. Le sue vie sono giustizia, anche quando ci risponde negativamente. A Lui sia la gloria ora e in eterno. Amen.

 

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