Il digiuno di cui parla in più posti la Bibbia consiste nell’astensione totale per un certo periodo di tempo (un giorno, tre giorni, sette giorni, quaranta giorni) dal mangiare e dal bere. Per esempio Mosè rimase sul monte Sinai per ben due volte quaranta giorni e quaranta notti senza mangiare pane né bere acqua secondo che egli stesso disse: "Quand’io fui salito sul monte a prendere le tavole di pietra, le tavole del patto che l’Eterno avea fermato con voi, io rimasi sul monte quaranta giorni e quaranta notti, senza mangiar pane né bere acqua" (Deut. 9:9) e: "Poi mi prostrai davanti all’Eterno, come avevo fatto la prima volta, per quaranta giorni e per quaranta notti; non mangiai pane né bevvi acqua, a cagione del gran peccato che avevate commesso, facendo ciò ch’è male agli occhi dell’Eterno, per irritarlo" (Deut. 9:18). |
Di Gesù viene detto che quando fu sospinto nel deserto per essere tentato dal diavolo rimase 40 giorni e 40 notti senza mangiare nulla (cfr. Matt. 4:1), il fatto che non ci sia scritto che non bevve nulla non significa che bevve qualcosa. Per esempio nel caso dei circa quaranta Giudei che in Gerusalemme fecero voto di non mangiare né bere finchè non avessero ucciso Paolo (cfr. Atti 23:11) viene detto che quando vennero ai capi sacerdoti e agli anziani dissero: "E vennero ai capi sacerdoti e agli anziani, e dissero: Noi abbiam fatto voto con imprecazione contro noi stessi, di non mangiare cosa alcuna, finché non abbiam ucciso Paolo" (Atti 23:14). Nota come quegli uomini non dissero che avevano fatto voto di non mangiare e di non bere ma solo di non mangiare, eppure Luca prima dice che avevano fatto voto di non mangiare e di non bere. |
Saulo dopo che vide Gesù sulla via di Damasco, per tre giorni e tre notti "non mangiò né bevve" (Atti 9:9). |
Nel caso di coloro che sono sposati, il digiuno naturalmente implica anche l’astensione dai normali rapporti sessuali con la propria moglie. Solitamente avviene però che ambedue digiunano e quindi decidono assieme di privarsi l’un dell’altro per un certo periodo. Questo lo si fa in ubbidienza all’ordine di Paolo che dice: "Non vi private l’un dell’altro, se non di comun consenso, per un tempo, affin di darvi alla preghiera e al digiuno; e poi ritornate assieme, onde Satana non vi tenti a motivo della vostra incontinenza" (1 Cor. 7:5 Diodati). Nel caso dunque chi digiuna è solo uno dei coniugi è bene che l’altro sia avvertito ed acconsenta. |
Il digiuno è qualcosa di importante e di serio che se fatto per motivi puri cioè per umiliarsi davanti a Dio, confessare a lui i propri peccati, chiedergli aiuto e guida in particolari circostanze, o anche per passare un periodo di più intima comunione con il Signore ha una ricompensa da parte di Dio. E’ importante sottolineare a tale proposito che è bene che quando uno digiuna non faccia vedere che sta digiunando sfigurandosi la faccia, e la sola maniera per evitare che altri si accorgano del suo digiuno è quello di ungersi il capo con dell’olio e lavarsi la faccia spesso, questo infatti è l’ordine dato da Gesù: "E quando digiunate, non siate mesti d’aspetto come gl’ipocriti; poiché essi si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. Io vi dico in verità che cotesto è il premio che ne hanno. Ma tu, quando digiuni, ungiti il capo e lavati la faccia, affinché non apparisca agli uomini che tu digiuni, ma al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa" (Matt. 6:16-18). |