2. Fratello Giacinto, pace. Stavo leggendo uno studio sull'epistola di Giacomo, e mi ha interessato l'interpretazione che veniva data sul versetto di Giacomo 4:5. Ho sempre preso questo verso per buono, così come lo leggo nella Nuova Riveduta, Luzzi, e Nuova Diodati, ossia con "Spirito" inteso come Spirito di Dio. Invece l'autore dello studio ne dà l'interpretazione come "spirito" inteso come spirito dell'uomo. Quindi, anziché santa gelosia da parte dello Spirito di Dio, gelosia da parte dello spirito dell'uomo (in senso di carnalità, desiderio di camminare secondo il proprio spirito). L'autore cita anche il verso tradotto letteralmente dall'originale greco, che sono andato a controllare, ed effettivamente si parla di uno "spirito" (pneuma) senza riferirsi specificamente a Dio o all'uomo, e dice "lo spirito che è abitato in noi", non "lo Spirito che Dio ha fatto abitare in noi". Non convinto, ho preso la Riveduta e ho letto il versetto: porta Spirito con la S maiuscola. Ma le note al versetto citano Gen. 6:5, 8:21; Prov. 12:10, che mi sembrano propendere per l'interpretazione dello spirito dell'uomo. Ho controllato nel commentario di Matthew Henry, e lì "spirito" è con la minuscola, e la spiegazione è senza mezzi termini che si tratta dello spirito dell'uomo e della sua voglia di camminare per la carne. Contrariamente a quanto pensavo all'inizio, tutte le indicazioni sembrano portare in questa direzione. Tu cosa ne pensi?

 

Io penso che lo spirito di cui parla Giacomo sia lo Spirito di Dio che Dio ha mandato nei nostri cuori, ma non perchè nella Riveduta spirito è con la 's' maiuscola (anche nella New King James Version - la Nuova Versione di Re Giacomo, che considero una buona revisione della famosa King James Version lo spirito è con la s maiuscola) ma perchè è il contesto che mi fa propendere nettamente verso questa interpretazione. Se tu infatti leggi attentamente le parole che Giacomo dice poco prima vedrai che è come ti dico io.

Nota bene, prima Giacomo rimprovera i credenti chiamandoli 'gente adultera' (Giac. 4:4) e dicendogli che l'amicizia del mondo è inimicizia contro Dio, e poi a conferma di ciò dice che non è invano che la Scrittura dica che lo Spirito (in greco 'pneuma' che bada bene è la stessa parola che è usata in riferimento allo spirito dell'uomo) che egli ha fatto abitare in noi (o che abita in noi) ci brama fino alla gelosia. Dunque, il fatto che poco prima di quelle parole Giacomo abbia fatto chiaramente capire ai credenti che essi hanno compiuto adulterio spirituale con il mondo cominciando ad amare le sue concupiscenze, mi fa pensare senza ombra di dubbio che lo spirito che ci brama fino alla gelosia è lo Spirito di Dio. Io so che Dio Padre è geloso e si chiama 'il Geloso' (Esodo 20:5) perchè è geloso di noi infatti ci vuole interamente consacrati a lui per cui anche il suo Spirito è geloso e ci brama fino alla gelosia. Ecco perchè 'lo spirito' di cui parla Giacomo è lo Spirito di Dio.

Spero che tu abbia chiaro il concetto che ti ho esposto. Attenzione alle note che ci sono nelle Bibbie, perchè alcune sono fuorvianti, purtroppo. Nella Diodati che ho io, la nota di riferimento manda a Proverbi 21:10 ma con un punto di domanda, quindi senza la certezza che sia quello il passo della Scrittura a cui Giacomo si riferisce. 

 

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