La promessa del Padre è anche per noi |
Fratelli
nel Signore, voglio che sappiate che la promessa dello Spirito Santo fatta da
Dio tramite il profeta Gioele e confermataci dal
suo Figliuolo Gesù Cristo è anche per noi, Gentili in Cristo Gesù, a distanza
di circa duemila anni da quando ci fu lo spargimento di Spirito su quei circa
centoventi nostri fratelli a Gerusalemme. |
Ora
vi spiegherò questo mediante le Sacre Scritture, affinché siate confermati,
fortificati, consolati, ed anche affinché abbiate di che rispondere a tutti
quei cianciatori, ribelli e seduttori di menti,
presenti in molte Chiese che invece dicono o fanno capire che invece quella
promessa non è più per noi nella stessa maniera in cui lo fu per i discepoli
a Gerusalemme il giorno della Pentecoste quando lo Spirito scese su di essi
ed essi furono ripieni di Spirito e cominciarono a parlare in altre lingue. |
Gesù
Cristo dopo essere risuscitato dai morti apparve ai suoi discepoli, e si fece
vedere da loro per quaranta giorni. E poco prima di essere assunto in cielo
alla destra di Dio - secondo il racconto di Luca nel libro degli Atti -
ordinò agli apostoli "di non dipartirsi da Gerusalemme, ma di aspettarvi
il compimento della promessa del Padre, la quale, egli disse, avete udita da
me. Poiché Giovanni battezzò sì con acqua, ma voi sarete battezzati con lo
Spirito Santo fra non molti giorni" (Atti 1:4,5). |
Quindi,
come potete vedere, Gesù, per promessa del Padre, intese il battesimo con lo
Spirito Santo. In quanto prima ordinò loro di aspettare il compimento della
promessa del Padre, e poi spiegò in che cosa sarebbe consistito questo compimento
dicendo loro: "Sarete battezzati
con lo Spirito Santo fra non molti giorni". |
Nel
Vangelo secondo Luca, verso la fine, lo scrittore dice che Gesù disse agli
undici e a quelli che erano con loro: "Ed ecco, io mando su voi quello
che il Padre mio ha promesso; quant’è a voi, rimanete in questa città, finché
dall’alto siate rivestiti di potenza" (Luca 24:49). Notate che anche qui
Gesù ha menzionato la promessa del Padre, dicendo che Egli avrebbe mandato su
di loro quello che il Padre Suo aveva promesso. |
Ho
detto che Luca parla degli undici apostoli e di quelli che erano con loro per
questa ragione. Luca dice quanto segue in merito all’apparizione di Cristo ai
due discepoli sulla via di Emmaus e agli undici:
“Ed ecco, due di loro se ne andavano in quello stesso giorno a un villaggio
nominato Emmaus, distante da Gerusalemme sessanta
stadi; e discorrevano tra loro di tutte le cose che erano accadute. Ed
avvenne che mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù stesso si accostò
e cominciò a camminare con loro. Ma gli occhi loro erano impediti così da non
riconoscerlo. Ed egli domandò loro: Che discorsi son questi che tenete fra
voi cammin facendo? Ed essi si fermarono tutti
mesti. E l’un de’ due, per nome Cleopa,
rispondendo, gli disse: Tu solo, tra i forestieri, stando in Gerusalemme, non
hai saputo le cose che sono in essa avvenute in questi giorni? Ed egli disse
loro: Quali? Ed essi gli risposero: Il fatto di Gesù Nazareno, che era un
profeta potente in opere e in parole dinanzi a Dio e a tutto il popolo; e
come i capi sacerdoti e i nostri magistrati l’hanno fatto condannare a morte,
e l’hanno crocifisso. Or noi speravamo che fosse lui che avrebbe riscattato
Israele; invece, con tutto ciò, ecco il terzo giorno da che queste cose sono
avvenute. Vero è che certe donne d’infra noi ci hanno fatto stupire; essendo
andate la mattina di buon’ora al sepolcro, e non avendo trovato il corpo di
lui, son venute dicendo d’aver avuto anche una visione d’angeli, i quali
dicono ch’egli vive. E alcuni de’ nostri sono andati al sepolcro, e hanno
trovato la cosa così come aveano detto le donne; ma
lui non l’hanno veduto. Allora Gesù disse loro: O insensati e tardi di cuore
a credere a tutte le cose che i profeti hanno dette! Non bisognava egli che
il Cristo soffrisse queste cose ed entrasse quindi nella sua gloria? E
cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture
le cose che lo concernevano. E quando si furono avvicinati al villaggio dove
andavano, egli fece come se volesse andar più oltre. Ed essi gli fecero
forza, dicendo: Rimani con noi, perché si fa sera e il giorno è già
declinato. Ed egli entrò per rimaner con loro. E quando si fu messo a tavola
con loro, prese il pane, lo benedisse, e spezzatolo lo dette loro. E gli
occhi loro furono aperti, e lo riconobbero; ma egli sparì d’innanzi a loro.
Ed essi dissero l’uno all’altro: Non ardeva il cuor nostro in noi mentr’egli
ci parlava per la via, mentre ci spiegava le Scritture? E levatisi in quella
stessa ora, tornarono a Gerusalemme e trovarono adunati gli undici e quelli
ch’eran con loro, i quali dicevano: Il Signore è
veramente risuscitato ed è apparso a Simone. Ed essi pure raccontarono le
cose avvenute loro per la via, e come era stato da loro riconosciuto nello
spezzare il pane. Or mentr’essi parlavano di queste cose, Gesù stesso
comparve in mezzo a loro, e disse: Pace a voi! Ma essi, smarriti e impauriti,
pensavano di vedere uno spirito. Ed egli disse loro: Perché siete turbati? E
perché vi sorgono in cuore tali pensieri? Guardate le mie mani ed i miei
piedi, perché son ben io; palpatemi e guardate; perché uno spirito non ha
carne e ossa come vedete che ho io. E detto questo, mostrò loro le mani e i
piedi. Ma siccome per l’allegrezza non credevano ancora, e si stupivano,
disse loro: Avete qui nulla da mangiare? Essi gli porsero un pezzo di pesce
arrostito; ed egli lo prese, e mangiò in loro presenza. Poi disse loro:
Queste son le cose che io vi dicevo quand’ero ancora con voi: che bisognava
che tutte le cose scritte di me nella legge di Mosè, ne’ profeti e nei Salmi,
fossero adempiute. Allora aprì loro la mente per intendere le Scritture, e
disse loro: Così è scritto, che il Cristo soffrirebbe, e risusciterebbe dai
morti il terzo giorno, e che nel suo nome si predicherebbe ravvedimento e remission dei peccati a tutte le genti, cominciando da
Gerusalemme. Or voi siete testimoni di queste cose. Ed ecco, io mando su voi
quello che il Padre mio ha promesso; quant’è a voi, rimanete in questa città,
finché dall’alto siate rivestiti di potenza. Poi li condusse fuori fino
presso Betania; e levate in alto le mani, li
benedisse. E avvenne che mentre li benediva, si dipartì da loro e fu portato
su nel cielo. Ed essi, adoratolo, tornarono a Gerusalemme con grande
allegrezza; ed erano del continuo nel tempio, benedicendo Iddio” (Luca
24:13-53). |
Dunque
Gesù prima appare ai due discepoli che stavano andando ad Emmaus,
che non erano nel numero degli undici apostoli, infatti uno si chiamava Cleopa e l’altro non si dice il nome, comunque non erano
nel numero degli undici. E difatti è scritto che dopo che Gesù sparì davanti
a loro, “levatisi in quella stessa ora, tornarono a Gerusalemme e trovarono
adunati gli undici e quelli ch’eran con loro, i
quali dicevano: Il Signore è veramente risuscitato ed è apparso a Simone. Ed
essi pure raccontarono le cose avvenute loro per la via, e come era stato da
loro riconosciuto nello spezzare il pane” (Luca 24:33-35). |
Ora
cosa avvenne mentre essi parlavano? “Or mentr’essi parlavano di queste cose,
Gesù stesso comparve in mezzo a loro, e disse: Pace a voi!” Chi furono dunque
coloro in mezzo ai quali Gesù apparve mentre parlavano di quelle cose? Coloro
che erano radunati in quell’occasione. E chi erano? Cleopa,
un altro discepolo del Signore di cui non viene fatto il nome, poi c’erano gli
undici apostoli, e poi altri discepoli di Cristo infatti Luca afferma: “E [Cleopa e l'altro discepolo] trovarono adunati gli undici
e quelli ch’eran con loro, i quali dicevano: Il
Signore è veramente risuscitato ed è apparso a Simone” (Luca 24:33-34). Dunque
non c’erano solo gli undici apostoli in quella occasione, e quindi prestiamo
molta attenzione alle cose che seguirono. Innanzi tutto Gesù mostrò loro le
mani e i piedi per provargli che era proprio lui risorto, e non uno spirito,
e poi Luca dice che “aprì loro la mente per intendere le Scritture, e disse
loro: Così è scritto, che il Cristo soffrirebbe, e risusciterebbe dai morti
il terzo giorno, e che nel suo nome si predicherebbe ravvedimento e remission dei peccati a tutte le genti, cominciando da
Gerusalemme. Or voi siete testimoni di queste cose. Ed ecco, io mando su voi
quello che il Padre mio ha promesso; quant’è a voi, rimanete in questa città,
finché dall’alto siate rivestiti di potenza”. Avete notato allora? Che Gesù
disse a tutti loro: “Or voi siete testimoni di queste cose. Ed ecco, io mando
su voi quello che il Padre mio ha promesso; quant’è a voi, rimanete in questa
città, finché dall’alto siate rivestiti di potenza” (Luca 24:48-49). Quindi
l’ordine di non dipartirsi da Gerusalemme finchè
dall’alto sarebbero stati rivestiti di potenza, Cristo non lo diede solo agli
undici. |
C'è
un'altra cosa a cui voglio che prestiate attenzione, e cioè che Gesù disse
che sarebbe stato Lui a mandare sopra i discepoli ciò che il Padre aveva promesso,
e quindi il battesimo con lo Spirito Santo sarebbe stato Lui a ministrarlo ai
Suoi discepoli, e questo si accorda con quello che aveva detto Giovanni
Battista: "Ben vi battezzo io con acqua, in vista del ravvedimento; ma
colui che viene dietro a me è più forte di me, ed io non son degno di
portargli i calzari; egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e con fuoco ....
Ho veduto lo Spirito scendere dal cielo a guisa di colomba, e fermarsi su di
lui. E io non lo conoscevo; ma Colui che mi ha mandato a battezzare con
acqua, mi ha detto: Colui sul quale vedrai lo Spirito scendere e fermarsi, è
quel che battezza con lo Spirito Santo" (Matteo 3:11; Giovanni 1:32-33). |
Vediamo
adesso di spiegare cosa aveva promesso Dio, cioè quale era questa sua
promessa al fine di capire bene il battesimo con lo Spirito Santo. |
Dio,
sotto l’antico patto, aveva detto che sarebbero venuti i giorni nei quali
Egli avrebbe sparso lo Spirito Santo sopra Ebrei e Gentili, infatti Egli
disse mediante il profeta Gioele: "E avverrà
negli ultimi giorni, dice Iddio, che io spanderò del mio Spirito sopra ogni
carne; e i vostri figliuoli e le vostre figliuole profeteranno..." (Atti
2:17; Gioele 2:28). Notate che, Dio, dicendo:
"Sopra ogni carne" (Atti 2:17), preannunziò che Egli non avrebbe
mostrato dei riguardi personali in verso nessuno, ma avrebbe dato lo Spirito
Santo a tutti, sia Giudei che Gentili. |
Abbiamo
dunque visto che Dio tramite il profeta promise che avrebbe mandato lo
Spirito Santo su ogni carne. |
Vediamo
ora in che circostanze e in che maniera Gesù confermò e preannunziò lo spandimento
dello Spirito Santo, perché come abbiamo detto i suoi discepoli udirono la
promessa del Padre da lui. |
Gesù
confermò e preannunziò lo spandimento dello Spirito un giorno a Gerusalemme,
durante la festa delle Capanne, quando esclamò: "Se alcuno ha sete,
venga a me e beva. Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d’acqua
viva sgorgheranno dal suo seno. Or disse questo dello Spirito, che doveano ricevere quelli che crederebbero in lui; poiché
lo Spirito non era ancora stato dato, perché Gesù non era ancora
glorificato" (Giovanni 7:37-39). Come potete vedere l’espressione
"come ha detto la Scrittura" (Giovanni 7:38) sta a dimostrare come
già negli oracoli che ricevettero i profeti antichi vi era la promessa dello
Spirito Santo. Ma perché Gesù parlò di fiumi di acqua viva proprio in
relazione allo Spirito Santo che sarebbe stato dato? Perché i profeti
parlarono dello spandimento dello Spirito anche sotto forma di spandimento di
acque su suolo assetato e arido. Isaia per esempio disse da parte di Dio:
"Io spanderò delle acque sul suolo assetato, e dei ruscelli sulla terra
arida... Farò scorrere dei fiumi nella solitudine. Le bestie dei campi, gli
sciacalli e gli struzzi, mi glorificheranno perché avrò dato dell’acqua al
deserto, dei fiumi alla solitudine per dar da bere al mio popolo, al mio
eletto... I miseri e poveri cercano acqua, e non ve n’è; la loro lingua è
secca dalla sete; io, l’Eterno, li esaudirò; io, l’Iddio d’Israele, non li
abbandonerò. Io farò scaturir dei fiumi sulle nude alture, e delle fonti in
mezzo alle valli; farò del deserto uno stagno d’acqua, e della terra arida
una terra di sorgenti... Delle acque sgorgheranno nel deserto, e dei torrenti
nella solitudine; il miraggio diventerà un lago, e il suolo assetato, un
luogo di sorgenti d’acqua... E tu sarai come un giardino ben annaffiato, come
una sorgente la cui acqua non manca mai" (Isaia 44:3; 43:19,20;
41:17,18; 35:6,7; 58:11). |
Come
potete vedere, Dio promise che avrebbe sparso delle acque sul deserto e che
avrebbe fatto scaturire dei fiumi e delle fonti in mezzo alla terra arida e
assetata. Ma come c’è bisogno che prima piova su un deserto, per vedere fiumi
e sorgenti sgorgare in mezzo ad esso, così era necessario che lo Spirito
Santo fosse sparso perché fiumi d’acqua viva sgorgassero dal ventre dei
credenti in Cristo Gesù. I fiumi d’acqua viva di cui ha parlato la Scrittura
sono dunque lo Spirito Santo che ricevono tutti coloro che credono in lui;
sì, perché, per ricevere lo Spirito Santo è indispensabile credere in Gesù
Cristo. |
Un’altra
cosa importante da dire in relazione alle suddette parole di Gesù è che
quando Gesù pronunziò quelle parole, lo Spirito Santo non era ancora stato
dato, perché Gesù non era ancora stato assunto in cielo. In altre parole
affinché fosse dato lo Spirito Santo era necessario che Gesù fosse prima
glorificato; cioè affinché lo Spirito Santo fosse sparso, era necessario che
Gesù morisse, risuscitasse, e lasciasse questo mondo per tornare al Padre suo
che lo aveva mandato (quindi la promessa del Padre non si poteva adempiere
mentre Gesù era ancora sulla terra). |
Gesù
confermò e preannunziò lo spandimento dello Spirito anche la notte in cui fu
tradito, in quella notte infatti menzionò spesso la venuta dello Spirito
Santo. Egli disse per esempio: "E io pregherò il Padre, ed Egli vi darà
un altro Consolatore, perché stia con voi in perpetuo, lo Spirito della
verità, che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce.
Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi" (Giovanni
14:16-17), e: "Ma quando sarà venuto il Consolatore che io vi manderò da
parte del Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli
testimonierà di me; e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete
stati meco fin dal principio" (Giovanni 15:26-27), ed ancora:
"Pure, io vi dico la verità, egli v’è utile ch’io me ne vada; perché, se
non me ne vo, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vo, io ve lo
manderò. E quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla
giustizia, e al giudizio" (Giovanni 16:7-8). Queste ultime parole
confermano quello che abbiamo detto prima, e cioè che affinché lo Spirito
Santo fosse dato era necessario che Gesù fosse glorificato. E difatti la
promessa dello Spirito si adempì giorni dopo l’assunzione di Gesù in cielo
alla destra del Padre, e precisamente il giorno della Pentecoste. |
Gesù
dunque disse ai suoi discepoli che essi sarebbero stati battezzati con lo
Spirito Santo dopo non molti giorni. E così avvenne: il giorno della
Pentecoste, che secondo la legge viene sette settimane dopo la Pasqua, i
discepoli mentre si trovavano riuniti a pregare furono battezzati con lo
Spirito Santo. Ma cosa avvenne in quel giorno? Avvenne che mentre tutti (quindi
gli apostoli assieme agli altri discepoli del Signore) erano insieme nel
medesimo luogo, verso le nove di mattina, "di subito si fece dal cielo
un suono come di vento impetuoso che soffia, ed esso riempì tutta la casa
dov’essi sedevano. E apparvero loro delle lingue come di fuoco che si
dividevano, e se ne posò una su ciascuno di loro. E tutti furono ripieni
dello Spirito Santo, e cominciarono a parlare in altre lingue, secondo che lo
Spirito dava loro d’esprimersi" (Atti 2:2-4). |
Soffermiamoci
ora su quello che avvenne nel momento in cui i discepoli furono riempiti di
Spirito Santo. Luca dice che quando tutti i discepoli furono ripieni dello
Spirito, "cominciarono a parlare in altre lingue" (Atti 2:4). Alle
nove circa del mattino di quel giorno di Pentecoste, i discepoli ricevettero
lo Spirito Santo, e dal loro ventre cominciarono a sgorgare ‘fiumi di parole
sante’ in lingue a loro sconosciute, ma conosciute ai loro uditori, infatti è
scritto che "in Gerusalemme si trovavan di
soggiorno dei Giudei, uomini religiosi d’ogni nazione di sotto il cielo. Ed
essendosi fatto quel suono, la moltitudine si radunò e fu confusa, perché
ciascuno li udiva parlare nel suo proprio linguaggio. E tutti stupivano e si maravigliavano, dicendo: Ecco, tutti costoro che parlano
non son eglino Galilei? E com’è che li udiamo parlare ciascuno nel nostro
proprio natìo linguaggio? Noi Parti, Medi, Elamiti,
abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadocia,
del Ponto e dell’Asia, della Frigia e della Panfilia, dell’Egitto e delle parti della Libia
Cirenaica, e avventizî Romani, tanto Giudei che proseliti, Cretesi ed Arabi,
li udiamo parlar delle cose grandi di Dio nelle nostre lingue" (Atti
2:5-11). |
Dunque
in quella mattina di Pentecoste, Dio adempì la promessa che aveva fatta
tramite i profeti e che aveva confermato tramite il suo Figliuolo Gesù
Cristo. Ecco perchè nel Nuovo Testamento, lo
Spirito della verità è chiamato anche "lo Spirito Santo che era stato
promesso" (Efesini 1:13). |
Come
abbiamo visto, quando i discepoli del Signore furono sentiti parlare dai quei
Giudei di soggiorno a Gerusalemme delle cose grandi di Dio nelle loro natie
lingue, quest'ultimi rimasero stupiti, e cominciarono a chiedersi che cosa
fosse quello a cui stavano assistendo. |
Ma
ci furono taluni che facendosi beffe, dissero che i discepoli erano pieni di
vino dolce, e quindi ubriachi di vino. Al che Pietro e gli undici apostoli si
alzarono, e Pietro parlò loro dicendo queste parole: "Uomini giudei, e
voi tutti che abitate in Gerusalemme, siavi noto
questo, e prestate orecchio alle mie parole. Perché costoro non sono ebbri,
come voi supponete, poiché non è che la terza ora del giorno: ma questo è
quel che fu detto per mezzo del profeta Gioele: E
avverrà negli ultimi giorni, dice Iddio, che io spanderò del mio Spirito
sopra ogni carne; e i vostri figliuoli e le vostre figliuole profeteranno, e
i vostri giovani vedranno delle visioni, e i vostri vecchi sogneranno dei
sogni. E anche sui miei servi e sulle mie serventi, in quei giorni, spanderò
del mio Spirito, e profeteranno. E farò prodigi su nel cielo, e segni giù
sulla terra; sangue, e fuoco, e vapor di fumo. Il sole sarà mutato in
tenebre, e la luna in sangue, prima che venga il grande e glorioso giorno,
che è il giorno del Signore. Ed avverrà che chiunque avrà invocato il nome
del Signore sarà salvato. Uomini israeliti, udite queste parole: Gesù il
Nazareno, uomo che Dio ha accreditato fra voi mediante opere potenti e
prodigî e segni che Dio fece per mezzo di lui fra voi, come voi stessi ben
sapete, quest’uomo, allorché vi fu dato nelle mani, per il determinato consiglio
e per la prescienza di Dio, voi, per man d’iniqui, inchiodandolo sulla croce,
lo uccideste; ma Dio lo risuscitò, avendo sciolto gli angosciosi legami della
morte, perché non era possibile ch’egli fosse da essa ritenuto. Poiché Davide
dice di lui: Io ho avuto del continuo il Signore davanti agli occhi, perché
egli è alla mia destra, affinché io non sia smosso. Perciò s’è rallegrato il
cuor mio, e ha giubilato la mia lingua, e anche la mia carne riposerà in isperanza; poiché tu non lascerai l’anima mia nell’Ades, e non permetterai che il tuo Santo vegga la corruzione. Tu m’hai fatto conoscere le vie
della vita; tu mi riempirai di letizia con la tua presenza. Uomini fratelli,
ben può liberamente dirvisi intorno al patriarca
Davide, ch’egli morì e fu sepolto; e la sua tomba è ancora al dì d’oggi fra
noi. Egli dunque, essendo profeta e sapendo che Dio gli avea
con giuramento promesso che sul suo trono avrebbe fatto sedere uno dei suoi
discendenti, antivedendola, parlò della
risurrezione di Cristo, dicendo che non sarebbe stato lasciato nell’Ades, e che la sua carne non avrebbe veduto la
corruzione. Questo Gesù, Iddio l’ha risuscitato; del che noi tutti siamo
testimoni. Egli dunque, essendo stato esaltato dalla destra di Dio, e avendo
ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, ha sparso quello che ora vedete
e udite. Poiché Davide non è salito in cielo; anzi egli stesso dice: Il
Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io abbia posto
i tuoi nemici per sgabello de’ tuoi piedi. Sappia dunque sicuramente tutta la
casa d’Israele che Iddio ha fatto e Signore e Cristo quel Gesù che voi avete
crocifisso" (Atti 2:14-36). |
Questo
messaggio di Pietro è di fondamentale importanza per capire l'estensione
della promessa del Padre a tutti noi. |
Innanzi
tutto notate che Pietro mette subito in chiaro il punto cruciale, e cioè che
quel parlare in lingue da parte dei discepoli non era frutto di ubriacatura
di vino, ma era semplicemente il compimento della promessa fatta da Dio
tramite il profeta Gioele, che i Giudei non
credenti che lo ascoltavano conoscevano in quanto era scritta nei profeti che
venivano letti sabato dopo sabato nelle sinagoghe. Pietro disse infatti:
"Questo è quel che fu detto per mezzo del profeta Gioele".
|
Ma
voglio anche che notiate che Pietro spiega a quei Giudei che quella promessa
era stata ricevuta da Gesù di Nazareth, il Messia promesso dagli antichi
profeti, infatti l'apostolo disse loro: "Egli adunque,
essendo stato innalzato dalla destra di Dio, ed avendo ricevuta dal Padre la
promessa dello Spirito Santo, ha sparso quello che ora voi vedete, ed
udite" (Atti 2:33 - Diodati). Questa era una
cosa nuova per quei Giudei, essi infatti non sapevano che Gesù di Nazareth,
colui che era morto e risorto ed assunto alla destra di Dio, avesse ricevuto
dal Padre la promessa dello Spirito; come anche non sapevano che sempre lo
stesso Gesù di Nazareth aveva sparso quello che essi stavano vedendo e
udendo, cioè che era stato Lui a spandere lo Spirito Santo promesso dal
Padre. Non aveva forse detto Gesù ai suoi discepoli: "Ed ecco, io mando
su voi quello che il Padre mio ha promesso" (Luca 24:49)? |
Dunque,
quei Giudei a cui Pietro parlò il giorno della Pentecoste, dopo lo
spandimento dello Spirito, non solo vennero a conoscere il Vangelo di Dio, ma
anche il fatto che la promessa dello spandimento dello Spirito che aveva
fatto l'Iddio di Abrahamo, di Isacco e di Giacobbe,
tramite Gioele, era stata mandata ad effetto da
Gesù Cristo stesso, dopo la sua assunzione in cielo. |
E'
evidente dunque, che quei Giudei compresero subito che la promessa dello
Spirito Santo fatta da Dio, includeva il parlare in altre lingue. Pietro fu
inequivocabile a tale proposito. |
Ma
andiamo avanti. A questo punto è scritto: "Or essi, udite queste cose, furon compunti nel cuore, e dissero a Pietro e agli altri
apostoli: Fratelli, che dobbiam fare? E Pietro a
loro: Ravvedetevi, e ciascun di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo,
per la remission de’ vostri peccati, e voi
riceverete il dono dello Spirito Santo. Poiché per voi è la promessa, e per i
vostri figliuoli, e per tutti quelli che son lontani, per quanti il Signore
Iddio nostro ne chiamerà" (Atti 2:37-39). |
Quei
Giudei dunque, essendo rimasti compunti nel cuore, compresero che dovevano
fare qualcosa, ma non sapevano cosa fare, e allora lo chiesero agli apostoli,
e sempre Pietro rispose loro dicendo quello che dovevano fare, e cioè che si
dovevano ravvedere e farsi battezzare in acqua. Poi, una volta fatto ciò,
avrebbero ricevuto il dono dello Spirito Santo, dove per dono dello Spirito
Santo Pietro intese "lo Spirito Santo che era stato promesso"
(Efesini 1:13) - o meglio il battesimo con lo Spirito Santo in quanto poi in
seguito dirà a quelli della circoncisione in merito all'avvenuta discesa
dello Spirito Santo su Cornelio e i suoi: "E come avevo cominciato a
parlare, lo Spirito Santo scese su loro, com’era sceso su noi da principio. Mi
ricordai allora della parola del Signore, che diceva: ‘Giovanni ha battezzato
con acqua, ma voi sarete battezzati con lo Spirito Santo’. Se dunque Iddio ha
dato a loro lo stesso dono che ha dato anche a noi che abbiam
creduto nel Signor Gesù Cristo, chi ero io da potermi opporre a Dio?"
(Atti 11:15-17) - e proseguì dando a quei Giudei una spiegazione di
fondamentale importanza, infatti disse: "Poiché per voi è la promessa, e
per i vostri figliuoli, e per tutti quelli che son lontani, per quanti il
Signore Iddio nostro ne chiamerà". Ora, domandiamoci, perchè Pietro fu sospinto da Dio a dire anche quelle parole,
cioè a dire anche: "E voi
riceverete il dono dello Spirito Santo. Poiché per voi è la promessa, e per i
vostri figliuoli, e per tutti quelli che son lontani, per quanti il Signore
Iddio nostro ne chiamerà", pur sapendo che il battesimo con lo Spirito
Santo non è indispensabile per essere salvati, in quanto trattasi di un
rivestimento di potenza? |
Per
far capire a quei Giudei che il dono dello Spirito Santo o la promessa dello
Spirito (che è il battesimo con lo Spirito Santo con l'evidenza del parlare
in lingue) non era riservato solo a loro che erano i dodici apostoli e a
tutti gli altri che si erano messi a parlare in lingue quando lo Spirito
Santo era sceso su di loro; ma anche a tanti altri, che lui specifica in
maniera molto chiara dicendo: "Poiché per voi è la promessa, e per i
vostri figliuoli, e per tutti quelli che son lontani, per quanti il Signore
Iddio nostro ne chiamerà". |
Mettiamoci
dunque per un attimo al posto di quei Giudei a cui furono indirizzate
personalmente quelle parole ispirate. Che cosa pensarono? Che il parlare in
altre lingue era dunque anche per loro, e non era riservato solo a quei circa
centoventi che lo avevano appena ricevuto in quella mattina di Pentecoste! Pietro
disse loro infatti 'Per voi è la promessa'. E non solo per loro, ma anche per
i loro discendenti; per tutti quelli che erano lontani, dove per lontani si
può intendere lontani non solo fisicamente ma anche temporalmente (Diodati ha messo così "ed a coloro che verranno per
molto tempo appresso"). E poi Pietro conclude dicendo: "Per quanti
il Signore Iddio nostro ne chiamerà". |
A
questo punto quindi dobbiamo porci questa domanda importante: 'Siamo anche
noi tra coloro che Dio ha chiamato?' La Scrittura risponde affermativamente,
infatti Pietro ci dice nella sua prima epistola: "Ma voi siete una
generazione eletta, un real sacerdozio, una gente
santa, un popolo che Dio s’è acquistato, affinché proclamiate le virtù di
Colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua maravigliosa
luce; voi, che già non eravate un popolo, ma ora siete il popolo di Dio; voi,
che non avevate ottenuto misericordia, ma ora avete ottenuto misericordia"
(1 Pietro 2:9-10), ed ancora: "Or l’Iddio d’ogni grazia, il quale vi ha
chiamati alla sua eterna gloria in Cristo, dopo che avrete sofferto per breve
tempo, vi perfezionerà Egli stesso, vi renderà saldi, vi fortificherà"
(1 Pietro 5:10). |
Allora,
stando così le cose, la promessa del Padre, ossia il battesimo con lo Spirito
Santo con l'evidenza del parlare in lingue, è anche per noi Gentili in Cristo
Gesù che siamo stati chiamati da Dio in questa nazione e in questa
generazione. |
E
perciò fratelli nessuno vi seduca con vani ragionamenti. |
|
La
grazia del nostro Signore Gesù Cristo sia con voi. |
|
Giacinto
Butindaro |