Attenzione alle Bibbie con le note esplicative |
Introduzione
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Roma, Agosto 2011 |
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Fratelli nel Signore, come voi sapete, fino
ad ora sono state pubblicate diverse Bibbie annotate, sia da parte dei
Cattolici Romani che dei Protestanti, ed anche da entrambi le parti in
collaborazione. Le cosiddette note esplicative però non sono altro che uno
dei mezzi che hanno usato sia Cattolici Romani che Protestanti per introdurre
o confermare svariate false dottrine. |
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Bibbia Annotata Cattolica Romana - 'Edizioni Paoline'
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Nelle Bibbie della Chiesa Cattolica Romana
(che noi ovviamente sconsigliamo vivamente) la curia romana ha posto delle
note esplicative con le quali al lettore vengono propinate le eresie della
Chiesa Cattolica Romana, come la perpetua verginità di Maria, la sua
immacolata concezione, la supremazia del cosiddetto papa sulla chiesa
universale, il purgatorio, il potere di rimettere i peccati da parte dei
preti, la rigenerazione battesimale, il celibato forzoso, e così via. |
Per esempio, nella Bibbia Edizioni Paoline,
sesta edizione 1990, ci sono le seguenti note: |
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Rigenerazione battesimale
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Tito 3:5. La nota dice: 'Lavacro di rigenerazione è comunemente
chiamato il battesimo'. |
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Cena del Signore come ripetizione del sacrificio
di Cristo
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Matteo 26:26-29 che concerne l'istituzione
della Cena del Signore. La nota dice: 'L'Eucaristia è sacrificio e sacramento'. |
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Potere di rimettere i peccati
concesso ai preti
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Giovanni 20:22. La nota afferma: 'Il soffio
di Gesù simboleggia il dono dello Spirito Santo e con esso la partecipazione
alla potestà di Gesù di rimettere i peccati o di ritenerli, e cioè di
perdonarli o no'. |
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Purgatorio
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1 Corinzi 3:15. La nota afferma: 'La
salvezza come attraverso il fuoco
denota un ottenimento stentato. Origene ha
ravvisato per primo qui l'indicazione del purgatorio; a seguito di lui non
pochi cattolici hanno portato questo passo a conferma di tale insegnamento
della Chiesa'. |
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Primato di Pietro
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Matteo 16:17-19. La nota afferma: '....
Gesù promette a Pietro ch'egli sarà la roccia su cui poggerà la sua Chiesa,
la quale sarà inespugnabile per le forze avverse. Pietro viene così
costituito, come vicario di Gesù, fondamento e capo della Chiesa, con il
potere legislativo e giudiziario. Il suo operato sarà convalidato da Dio'. |
Immacolata concezione di Maria
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Luca 2:22-24. La nota afferma 'Alla purificazione era obbligata solo la
madre, Lv 12,2-8, e non vi era obbligata Maria,
purissima; tuttavia l'evangelista vuole sottolineare la fedeltà
all'osservanza della legge da parte dei genitori di Gesù e indicare la Città
santa come punto di partenza della salvezza apportata da lui'. |
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Perpetua verginità di Maria
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Matteo 1:25. La nota afferma: 'fino alla nascita: l'espressione di
Mt - intento a dimostrare il concepimento verginale di Gesù - non implica,
nel linguaggio semitico, che la situazione 'dopo' sia cambiata'. La verginità
perpetua di Maria, frutto della riflessione della Chiesa sull'insieme dei
dati della Rivelazione, è già contenuta nelle più antiche formule, o simboli,
della fede cristiana' |
Luca 1:34. La nota afferma: 'La domanda di
Maria all'angelo non avrebbe senso se ella non avesse in cuore il proposito
di perpetua verginità ...'. |
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I fratelli di Gesù sono i cugini
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Galati
1:19. La nota afferma: 'Giacomo, il
fratello, cioè parente, cugino del Signore, si deve distinguere da
Giacomo di Zebedeo, detto il Maggiore, e da Giacomo
di Alfeo, entrambi del collegio dei Dodici.'. |
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Maria trionfa sul male
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Genesi 3:15. La nota afferma: 'Il v. 15 si
è trasformato allora in un canto di speranza: Messia e Madre del Messia
trionfano sul male'. |
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Celibato forzoso
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1 Timoteo 3:2 in merito a 'marito di una
sola moglie'. La nota afferma: 'Il passo può quindi documentare l'inizio di
un processo che porterà rapidamente alla richiesta del celibato sacerdotale'. |
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Bibbia Annotata Protestante - Scofield
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La stessa cosa va detta a proposito delle
Bibbie annotate fatte da Protestanti. Voglio sottoporre per esempio alla
vostra attenzione alcune note esplicative presenti nella traduzione Italiana
della Bibbia Scofield (Società Biblica di Ginevra,
2003), che è molto usata in ambito evangelico anche in Italia ma che noi
sconsigliamo. |
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Gap-theory
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In una nota alle seguenti parole di Isaia:
"Poiché così parla l’Eterno che ha creato i cieli, l’Iddio che ha
formato la terra, l’ha fatta, l’ha stabilita, non l’ha creata perché
rimanesse deserta, ma l’ha formata perché fosse abitata: Io sono l’Eterno e
non ve n’è alcun altro" (Isaia 45:18), si legge quanto segue: 'Questo è
uno dei brani della Scrittura che giustificano l'interpretazione secondo la
quale tra gli avvenimenti dei primi due versetti della Bibbia sarebbe
intervenuto un giudizio (vd Ge 1:2, nota). In origine, la terra era stata
creata perfetta; ma, dopo un tempo indeterminato e senza dubbio a causa della
ribellione di Satana contro l'Onnipotente (vd. Is.
14:12; Ez 28:12, note), il giudizio si riversò sul nostro globo che divenne allora
«informe e vuoto». Dopo un ulteriore ed indefinito lasso di tempo «lo Spirito
di Dio» cominciò a muoversi «sulla superficie delle acque» (Ge 1:2) per
restaurare il pianeta'. |
Questa è la 'gap-theory'
o 'teoria dell'intervallo' che è stata creata per conciliare il racconto
biblico della creazione con le cosiddette scoperte scientifiche sull'origine
ed evoluzione del pianeta terrestre. |
La gap-theory è
una falsa dottrina. Le ragioni sono le seguenti. |
Se le cose fossero realmente così come
dicono i sostenitori della gap-theory la Scrittura
sarebbe annullata per i seguenti motivi. Innanzi tutto ciò significherebbe
che le cose descritte nel primo capitolo della Genesi sarebbero delle cose
rifatte da Dio per cui si dovrebbe parlare di ri-creazione e non più di
creazione. Mentre la Scrittura parla continuamente di creazione in
riferimento agli eventi del primo capitolo della Genesi. Dice infatti la
Scrittura dopo che Dio si riposò dell’opera sua il settimo giorno che “queste
sono le origini dei cieli e della terra quando furono creati, nel giorno che
l’Eterno Iddio fece la terra e i cieli” (Genesi 2:4). Dio stesso quando
ordinò ad Israele di ricordarsi del settimo giorno per santificarlo disse che
“in sei giorni l’Eterno fece i cieli, la terra, il mare e tutto ciò ch’è in
essi, e si riposò il settimo giorno” (Esodo 20:11). Non è abbastanza chiaro
che prima di quei sei giorni creativi non ne esistettero altri? Che senso
avrebbe dire fu il primo giorno, fu il secondo giorno, fu il terzo giorno e
così via, se il primo giorno non era quello perchè
in realtà c’era già stato un primo giorno miliardi di anni prima? Non sarebbe
questo ammettere implicitamente che nel libro della Genesi ci siano delle
menzogne? |
Ma veniamo all’uomo. Se questa teoria fosse
vera si dovrebbe giungere alla conclusione che Adamo non fu il primo uomo; perchè questo? Perchè se quando
viene detto che nel principio Iddio creò i cieli e la terra significasse che
Egli creò una creazione perfetta che poi fu distrutta dalla caduta di Satana
sulla terra, ciò significherebbe che a quel tempo Dio aveva creato anche
l’uomo e la donna sulla terra perchè la creazione
non sarebbe stata perfetta senza la creazione dell’essere umano. E quindi
prima di Adamo sarebbero esistiti altri esseri umani sulla terra prima che
quest’ultima diventasse informe e vuota. E questo non è possibile perchè la Scrittura chiama Adamo il primo uomo. Paolo
dice infatti ai Corinzi: “Il primo uomo, Adamo, fu fatto anima vivente” (1
Corinzi 15:45). Ma ditemi un pò: quando Gesù parlò
della creazione dell’uomo e della donna non disse forse: “Non avete voi letto
che il Creatore da principio li creò maschio e femmina, e disse: Perciò
l’uomo lascerà il padre e la madre e s’unirà con la sua moglie e i due
saranno una sola carne” (Matteo 19:4-5)? Che significa quel “da principio”? A
quale creazione si riferiva? Per quanto noi sappiamo si riferiva all’unica
creazione dell’uomo e della donna avvenuta per opera di Dio e cioè quella
descritta nella Genesi. Quindi quel ‘da principio’
non può che riferirsi all’unico principio di cui la Scrittura parla; quello
in cui Dio creò e non ricreò l’uomo e la donna. E di questo passo si dovrebbe
dire che Adamo non nominò per la prima volta gli animali, perchè
in realtà essi erano stati già nominati dal primo vero uomo che era esistito
miliardi di anni prima di lui, e quindi lui si limitò a rinominarli e ci
sarebbe da domandarsi allora a questo punto se i nomi dati agli animali da
Adamo siano stati uguali a quelli dati dall’altro uomo vissuto in precedenza.
Insomma se si ammettesse questa teoria si potrebbe finire coll’ammettere
tante cose strane che si oppongono alla Scrittura. E chissà? Magari qualcuno
sarebbe tentato persino di metterci in quei miliardi di anni che hanno
preceduto la ri-creazione di Dio descritta nel primo capitolo della Genesi anche
l’Homo Erectus e l’uomo di Neanderthal ecc., ecc.;
così si andrebbe a finire col dire che questa cosiddetta evoluzione dell’uomo
ebbe luogo prima della ri-creazione di Dio! Insomma, ammettere una simile
teoria sulla creazione significherebbe finire collo scontrarci con la Parola
di Dio su diversi punti, e questo non lo vogliamo fare. |
Ma allora come si spiega il fatto che nella
Genesi ci sia scritto che la terra era informe e vuota cosa questa che a dire
dei sostenitori della gap-theory sosterrebbe la loro
tesi? Si spiega perchè quando Iddio creò la terra
essa non aveva la forma che ha adesso, ma era informe. Quindi non è che essa
diventò informe ma fu fatta inizialmente informe da Dio, poi in seguito egli
la formò. Si tenga presente infatti che inizialmente i continenti terrestri
non erano visibili come lo sono adesso perchè essi
erano sommersi sotto le acque secondo che è scritto che Dio il terzo giorno
disse: “Le acque che sono sotto il cielo siano raccolte in un unico luogo, e
apparisca l’asciutto. E così fu” (Genesi 1:9). E con ciò s’accordano le
parole del salmista che dice: “Tu l’avevi coperta dell’abisso come d’una
veste, le acque s’erano fermate sui monti. Alla tua minaccia esse si
ritirarono, alla voce del tuo tuono fuggirono spaventate. Le montagne
sorsero, le valli s’abbassarono, nel luogo che tu avevi stabilito per loro”
(Salmo 104:6-8). Quindi quando si legge che al principio la terra era informe
bisogna tenere presente che la terra non era ancora emersa dalle acque come
lo fu il terzo giorno secondo che dice Pietro che “ab
antico, per effetto della Parola di Dio, esistettero dei cieli e una terra
tratta dall’acqua” (2 Pietro 3:5). Inoltre essa era vuota perchè
noi sappiamo che sia le piante, sia gli animali e sia l’uomo furono creati da
Dio rispettivamente il terzo giorno ed il sesto. A giusta ragione quindi, e
senza che ci dobbiamo meravigliare, è detto che era anche vuota. |
Una cosa simile si può dire anche dell’uomo
perchè anch’esso non assunse la forma che ha adesso
subito, perchè la Scrittura dice che Dio “formò
l’uomo dalla polvere della terra” (Genesi 2:7). Questo “formò l’uomo” implica
che inizialmente fu informe ed in seguito assunse la forma che Dio aveva
decretato dovesse avere. (Quanto questo processo di formazione sia durato con
precisione in termini di tempo non è detto, comunque sia esso avvenne nel
corso di un giorno di 24 ore). Non c’è nulla di strano in tutto ciò, perchè anche il neonato che deve nascere, prima di
assumere la forma con cui uscirà dal seno della madre, inizialmente era
informe ed ha subìto un processo di trasformazione durato in questo caso
alcuni mesi. Quando Davide dice nei Salmi: “I tuoi occhi videro la massa
informe del mio corpo” (Salmo 139:16) non intendeva forse dire che anche lui
era stato informe all’inizio? E badate che il tutto è opera di Dio perchè sempre Davide dice a Dio: “Sei tu …. che mi hai
intessuto nel seno di mia madre” (Salmo 139:13) e Giobbe: “Le tue mani mi
hanno formato, m’hanno fatto tutto quanto (…) ricordati che m’hai plasmato
come argilla…” (Giobbe 10:8,9). Ma l’uomo quando fu
inizialmente plasmato dalle mani di Dio non solo era informe ma anche vuoto perchè in lui non c’era vita. Fu quando Dio terminò di
plasmare il suo corpo che gli soffiò l’alito vitale e l’uomo divenne un anima
vivente (cfr. Genesi 2:7). Quindi il tutto rientra nel modo di agire di Dio;
ma purtroppo questo modo di agire di Dio così chiaramente descritto è stato
offuscato da questa teoria che non è altro che una idea scaturita da una
errata interpretazione data alle parole: “E la terra era informe e vuota”
(Genesi 1:2); idea però che se da un lato è inconciliabile con l’insegnamento
della Scrittura riguardo alla creazione dall’altro getta una sorta di ponte
tra la scienza e la Genesi perchè in una certa
maniera conferma che le ere geologiche degli scienziati in cui noi non
crediamo minimamente in effetti si possono benissimo e tranquillamente
collocare nel racconto della Genesi. |
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Sette dispensazioni o epoche dell'umanità
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In una nota a Genesi 1:28 si legge: 'Nella presente
edizione della Bibbia verranno distinte sette dispensazioni
(epoche, età, regimi): l'Innocenza (Ge 1:28); la Coscienza o responsabilità
morale (Ge 3:7); il Governo umano (Ge 8:15); la Promessa (Ge 12:1); la Legge
(Es 19:1); la Chiesa (At 2:1); il Regno (Ap. 20:4)....'. |
Questo è il dispensazionalismo
di cui era sostenitore e proclamatore C.I. Scofield
(il 'padre' del dispensazionalismo fu John Nelson Darby, 1800-1882), che tanto danno ha fatto nelle Chiese
che lo hanno accettato. Questa suddivisione della storia dell'umanità in
sette epoche è arbitraria, e non è per niente biblica. |
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La Chiesa non è il vero Israele
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Nella presentazione a 'I quattro vangeli',
si legge: 'Di conseguenza, iniziando lo studio dei vangeli, lo spirito
dovrebbe essere liberato il più possibile da certe idee preconcette: per es.
che la Chiesa debba essere assimilata al vero Israele ...'. |
Che la Chiesa non è il vero Israele è
falso, in quanto Paolo chiama la Chiesa "l'Israele di Dio" (Galati 6:16), ed afferma ai Romani: "Poiché Giudeo
non è colui che è tale all’esterno; né è circoncisione quella che è esterna,
nella carne; ma Giudeo è colui che lo è interiormente; e la circoncisione è
quella del cuore, in ispirito, non in lettera; d’un
tal Giudeo la lode procede non dagli uomini, ma da Dio" (Romani 2:28-29),
ed ai Filippesi: "I veri circoncisi siamo noi, che offriamo il nostro
culto per mezzo dello Spirito di Dio, che ci gloriamo in Cristo Gesù, e non
ci confidiamo nella carne" (Filippesi 3:3). |
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Sette epoche della Chiesa
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Nella nota a Apocalisse 1:20 si legge tra
le altre cose: 'Inoltre, per il loro stesso contenuto, questi sette messaggi
vanno ben oltre le comunità locali citate, presentando un'esatta visione
della storia spirituale della Chiesa ...'. |
No, non è così. Le sette chiese
dell'Apocalisse non rappresentano per niente sette epoche spirituali della
Chiesa. Dire una cosa del genere è antibiblico. |
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Il rapimento segreto della Chiesa prima
della grande tribolazione
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In una nota a 2 Tessalonicesi 2:3 leggiamo:
'L'apparizione dell'empio avrà luogo soltanto quando chi lo trattiene
scomparirà, vale a dire al momento del rapimento della Chiesa, quando lo
Spirito Santo smetterà di agire per mezzo di essa come un freno'. |
Nella nota a 1 Tessalonicesi 5:4 leggiamo:
'La precisione con la quale in questo brano Paolo passa dalla terza alla
seconda persona plurale [essi/voi] è sufficiente a provare che l'apostolo non
ha mai pensato che la Chiesa, corpo di Cristo, sarebbe rimasta sulla terra al
momento dell'ira del giorno del Signore'. |
Nella nota di Apocalisse 4:1: 'A partire
dall'inizio di questo capitolo, Giovanni osserva il succedersi degli
avvenimenti dal cielo. Potremmo considerare il rapimento di Giovanni, portato
in cielo dallo Spirito, come una rappresentazione simbolica del rapimento
della Chiesa, che avverrà prima della tribolazione descritta nei capp. 6-19'. |
Il rapimento segreto (ritorno di Gesù
invisibile per prendere i suoi) prima della grande tribolazione, seguito dal
ritorno visibile di Cristo dopo la tribolazione con i suoi, è una falsa
dottrina. |
Per dimostrarvi che, alla luce delle Sacre
Scritture, la dottrina del rapimento segreto è falsa comincerò con il citarvi
alcune parole di Gesù Cristo pronunciate sul monte degli Ulivi, che
concernono il Suo ritorno, in risposta alla domanda di alcuni suoi discepoli
‘Quando avverranno queste cose, e quale sarà il segno della tua venuta e
della fine dell’età presente?’. Ecco le parole di Gesù: “Guardate che nessuno
vi seduca. Poiché molti verranno sotto il mio nome, dicendo: Io sono il
Cristo, e ne sedurranno molti. Or voi udirete parlar di guerre e di rumori di
guerre; guardate di non turbarvi, perché bisogna che questo avvenga, ma non
sarà ancora la fine. Poiché si leverà nazione contro nazione e regno contro
regno; ci saranno carestie e terremoti in varî luoghi; ma tutto questo non
sarà che principio di dolori. Allora vi getteranno in tribolazione e
v’uccideranno, e sarete odiati da tutte le genti a cagion
del mio nome. E allora molti si scandalizzeranno, e si tradiranno e si
odieranno a vicenda. E molti falsi profeti sorgeranno e sedurranno molti. E
perché l’iniquità sarà moltiplicata, la carità dei più si raffredderà. Ma chi
avrà perseverato sino alla fine sarà salvato. E questo evangelo del Regno
sarà predicato per tutto il mondo, onde ne sia resa testimonianza a tutte le
genti; e allora verrà la fine. Quando dunque avrete veduta l’abominazione
della desolazione, della quale ha parlato il profeta Daniele, posta in luogo
santo (chi legge pongavi mente), allora quelli che
saranno nella Giudea, fuggano ai monti; chi sarà sulla terrazza non scenda
per toglier quello che è in casa sua; e chi sarà nel campo non torni indietro
a prender la sua veste. Or guai alle donne che saranno incinte, ed a quelle
che allatteranno in que’ giorni! E pregate che la
vostra fuga non avvenga d’inverno né di sabato; perché allora vi sarà una
grande afflizione; tale, che non v’è stata l’uguale dal principio del mondo
fino ad ora, né mai più vi sarà. E se quei giorni non fossero stati
abbreviati, nessuno scamperebbe; ma, a cagion degli
eletti, que’ giorni saranno abbreviati. Allora, se
alcuno vi dice: ‘Il Cristo eccolo qui, eccolo là’, non lo credete; perché
sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno gran segni e prodigî da
sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. Ecco, ve l’ho predetto. Se
dunque vi dicono: Eccolo, è nel deserto, non v’andate; eccolo, è nelle stanze
interne, non lo credete; perché, come il lampo esce da levante e si vede fino
a ponente, così sarà la venuta del Figliuol
dell’uomo. Dovunque sarà il carname, quivi si raduneranno le aquile. Or
subito dopo l’afflizione di que’ giorni, il sole si
oscurerà, e la luna non darà il suo splendore, e le stelle cadranno dal cielo,
e le potenze de’ cieli saranno scrollate. E allora apparirà nel cielo il
segno del Figliuol dell’uomo; ed allora tutte le
tribù della terra faranno cordoglio, e vedranno il Figliuol
dell’uomo venir sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria. E manderà i
suoi angeli con gran suono di tromba a radunare i suoi eletti dai quattro
venti, dall’un capo all’altro de’ cieli” (Matteo 24:4-31). |
Ora, i discepoli fecero a Gesù una domanda
chiara a proposito del Suo ritorno, e Gesù rispose loro in maniera altrettanto
chiara. Gesù spiegò loro quali saranno le cose che precederanno il suo
ritorno, e come potete vedere tra queste cose c’è pure una grande afflizione
che gli eletti di Dio, cioè i santi, passeranno, infatti disse che “vi sarà
una grande afflizione”, subito dopo la quale avverrà il Suo ritorno dal cielo
e l’adunamento degli eletti in cielo, secondo che disse: “Or subito dopo
l’afflizione di que’ giorni, il sole si oscurerà, e
la luna non darà il suo splendore, e le stelle cadranno dal cielo, e le potenze
de’ cieli saranno scrollate. E allora apparirà nel cielo il segno del Figliuol dell’uomo; ed allora tutte le tribù della terra
faranno cordoglio, e vedranno il Figliuol dell’uomo
venir sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria. E manderà i suoi angeli
con gran suono di tromba a radunare i suoi eletti dai quattro venti, dall’un
capo all’altro de’ cieli”. Ora, come avverrà il Suo ritorno? Sarà visibile a
tutti, perché tutte le tribù della terra faranno cordoglio e vedranno il
Figlio dell’uomo venire sulle nuvole del cielo con grande potenza e gloria. E
cosa farà Gesù quando ritornerà dal cielo? Manderà i suoi angeli a radunare i
suoi eletti. E chi sono i suoi eletti? Sono tutti i discepoli di Cristo,
coloro che credono in Lui, essendo stati eletti in Cristo a salvezza prima
della fondazione del mondo. Infatti Paolo dice agli Efesini: “Benedetto sia
l’Iddio e Padre del nostro Signor Gesù Cristo, il quale ci ha benedetti
d’ogni benedizione spirituale ne’ luoghi celesti in Cristo, siccome in lui ci
ha eletti, prima della fondazione del mondo, affinché fossimo santi ed
irreprensibili dinanzi a lui nell’amore, avendoci predestinati ad essere
adottati, per mezzo di Gesù Cristo, come suoi figliuoli, secondo il
beneplacito della sua volontà: a lode della gloria della sua grazia, la quale
Egli ci ha largita nell’amato suo” (Efesini 1:3-6), ed ai Romani: “Chi
accuserà gli eletti di Dio? Iddio è quel che li giustifica. Chi sarà quel che
li condanni? Cristo Gesù è quel che è morto; e, più che questo, è risuscitato;
ed è alla destra di Dio; ed anche intercede per noi” (Romani 8:33-34). Quindi
tutto il mondo vedrà sia il ritorno di Cristo che il nostro adunamento con
Lui sulle nuvole del cielo. E’ una menzogna dunque l’insegnamento secondo cui
ci sarà un ritorno invisibile di Cristo con il relativo adunamento invisibile
dei Suoi discepoli. Un tale insegnamento non esiste nella Bibbia. E quando
avverrà questo ritorno visibile di Cristo e il nostro adunamento con lui?
Subito dopo l’afflizione di quei giorni, che noi sappiamo è la tribolazione.
Quale grande occasione aveva Gesù per insegnare la dottrina del rapimento
segreto ai Suoi discepoli, ‘la dottrina delle due fasi del Suo ritorno’ - che oramai è uno degli articoli di fede di
quasi tutte le Chiese oggi!! Ma non ne parlò, perché queste cose Gesù non le
credeva assolutamente. E difatti Egli non parlò mai di queste due fasi del
Suo ritorno, distanziate da un periodo di grande afflizione. |
Neppure gli apostoli parlarono mai di due
fasi del ritorno di Cristo, perché non credevano in simili cose. E non poteva
essere altrimenti, perché gli apostoli erano guidati dallo Spirito della
verità. Prendiamo per esempio l’apostolo Paolo: egli confermò pienamente
l’insegnamento di Cristo sul Suo ritorno, e cioè che il ritorno di Cristo e
il nostro adunamento con Lui avverranno nello stesso giorno, perché il nostro
adunamento con Lui seguirà immediatamente la Sua venuta dal cielo, venuta che
avverrà dopo la grande tribolazione. Ecco le sue parole: “Or, fratelli, circa
la venuta del Signor nostro Gesù Cristo e il nostro adunamento con lui, vi
preghiamo di non lasciarvi così presto travolgere la mente, né turbare sia da
ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche epistola data come nostra, quasi
che il giorno del Signore fosse imminente. Nessuno vi tragga in errore in
alcuna maniera; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta
l’apostasia e non sia stato manifestato l’uomo del peccato, il figliuolo
della perdizione, l’avversario, colui che s’innalza sopra tutto quello che è
chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio
di Dio, mostrando se stesso e dicendo ch’egli è Dio. Non vi ricordate che
quand’ero ancora presso di voi io vi dicevo queste cose? E ora voi sapete
quel che lo ritiene ond’egli sia manifestato a suo
tempo. Poiché il mistero dell’empietà è già all’opra:
soltanto v’è chi ora lo ritiene e lo riterrà finché sia tolto di mezzo. E
allora sarà manifestato l’empio, che il Signor Gesù distruggerà col soffio
della sua bocca, e annienterà con l’apparizione della sua venuta” (2
Tessalonicesi 2:1-8). Ora, vorrei innanzi tutto farvi notare che Paolo
menziona la venuta di Cristo assieme al nostro adunamento con Lui, perché il
nostro adunamento con Cristo fa parte della venuta di Cristo o è strettamente
collegato alla Sua venuta. Come chiama Paolo questi due eventi? Li chiama ‘il
giorno del Signore’, che quindi comprende sia la venuta di Cristo che il
nostro adunamento con Lui. I santi di Tessalonica
erano stati turbati da alcuni che facevano passare il ritorno di Cristo come
un ritorno imminente, e allora Paolo saputolo li esorta a non lasciarsi
ingannare. In altre parole spiegò loro che il giorno del Signore non era
imminente, perché quel giorno si verificherà solo dopo che si verificheranno
alcune cose ben precise, infatti disse loro: “Quel giorno non verrà se prima
non sia venuta l’apostasia e non sia stato manifestato l’uomo del peccato, il
figliuolo della perdizione, l’avversario, colui che s’innalza sopra tutto
quello che è chiamato Dio od oggetto di culto”. E’ evidente dunque che
secondo Paolo prima del ritorno di Cristo devono verificarsi sia l’apostasia
che la manifestazione dell’anticristo, e quindi i credenti passeranno la
tribolazione. Come potete vedere inoltre
le parole di Paolo “la venuta del Signor nostro Gesù Cristo e il nostro
adunamento con lui” confermano le parole di Gesù che abbiamo visto prima: “E
allora apparirà nel cielo il segno del Figliuol
dell’uomo; ed allora tutte le tribù della terra faranno cordoglio, e vedranno
il Figliuol dell’uomo venir sulle nuvole del cielo
con gran potenza e gloria. E manderà i suoi angeli con gran suono di tromba a
radunare i suoi eletti dai quattro venti, dall’un capo all’altro de’ cieli”
(Matteo 24:30-31). Perché esse attestano che il nostro adunamento con Cristo
avrà luogo alla venuta di Cristo dal cielo, e vi ricordo che affinchè si verifichi questo adunamento in cielo è
necessario che i morti in Cristo risuscitino per prima e poi che i santi
viventi vengano trasformati e rapiti con loro sulle nuvole del cielo a
incontrare il Signore nell’aria (cfr. 1 Tessalonicesi 4:15-17). |
Ora vi vorrei fare notare un'altra cosa: e
cioè che anche al capitolo 1 della seconda epistola di Paolo ai
Tessalonicesi, Paolo parla della venuta di Cristo ma ne parla usando un espressione
differente. Ecco le sue parole: “Poiché è cosa giusta presso Dio il rendere a
quelli che vi affliggono, afflizione; e a voi che siete afflitti, requie con
noi, quando il Signor Gesù apparirà dal cielo con gli angeli della sua
potenza, in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro che non
conoscono Iddio, e di coloro che non ubbidiscono al Vangelo del nostro Signor
Gesù. I quali saranno puniti di eterna distruzione, respinti dalla presenza
del Signore e dalla gloria della sua potenza, quando verrà per essere in quel
giorno glorificato nei suoi santi e ammirato in tutti quelli che hanno
creduto, e in voi pure, poiché avete creduto alla nostra testimonianza
dinanzi a voi” (2 Tessalonicesi 1:6-10). Notate che Paolo parla anche qui di
quel giorno o giorno della venuta di Cristo; e che cosa avverrà in quel
giorno? Gesù apparirà dal cielo, e sarà glorificato nei Suoi santi e ammirato
in tutti quelli che hanno creduto, e farà anche vendetta di coloro che non
conoscono Iddio e di coloro che non ubbidiscono al Vangelo di Cristo. Quindi
è evidente che anche qui l’adunamento degli eletti è messo in relazione
all’apparizione di Cristo. Non esiste una apparizione o venuta di Cristo per
i suoi eletti che vedranno solo i Suoi eletti, e una apparizione o venuta di
Cristo con i Suoi eletti che sarà visibile anche ai non credenti, seconda
venuta che coinciderà con la distruzione di coloro che non conoscono Iddio e
non ubbidiscono al Vangelo. Perché praticamente quelli che sostengono il
rapimento segreto affermano che gli empi saranno puniti alla seconda fase
della venuta di Cristo dal cielo. Dunque la dottrina della venuta di Cristo è
stata stravolta con questo rapimento segreto. |
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Cessazionismo
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Il cessazionismo
è la falsa dottrina secondo cui verso la fine del primo secolo dopo Cristo
sono cessati il parlare in lingue e altre manifestazioni dello Spirito Santo.
Scofield era un cessazionista.
Nella sua introduzione ad uno scritto dal titolo 'Tongues,
signs, and visions, not God's order
for today' (Lingue, segni, e visioni, non l'ordine
di Dio per oggi' scritto dal missionario A. E. Bishop,
che è uno scritto dove il cessazionismo è descritto
in termini molto chiari, Scofield dice: 'Non c'è
mai stato un bisogno maggiore, sia nel campo delle missioni che qui da noi
tra le Chiese, di una chiara parola di testimonianza concernente questa
importante parte della rivelazione divina. Sono felice di raccomandarla senza
riserve'. |
Da: http://www.bereanbiblesociety.org/ |
Nella nota di 1 Corinzi 14:1 Scofield dice tra le altre cose: '1° Il dono di profezia
è il più importante (v. 1). Il profeta nel N.T. non è un semplice
predicatore, ma un predicatore ispirato che comunicava le rivelazioni della
nuova dispensazione (1 Co 14:29-30), fino a che non
si fosse conclusa la stesura del N.T. 2° Il dono delle lingue e alcuni segni
miracolosi cesseranno (cfr. At 2:1-2; 4:31). Nel frattempo, il dono delle
lingue deve essere esercitato con discrezione e soltanto in presenza di un
interprete (vv. 1:19, 27-28). |
Ho confutato biblicamente in maniera
dettagliata il cessazionismo in un mio libro, che
vi invito a leggere quindi. Qui mi limito a dire che oltre ad essere falso
alla luce della Scrittura, è falso anche dal punto di vista storico, in
quanto Ireneo (115-150 – 202 circa), vescovo di
Lione, nella sua famosa opera apologetica Contro
le Eresie (che risale al 180 circa), scrisse: ‘Dunque, anche, coloro che
sono veramente Suoi discepoli, ricevendo grazia da Lui, fanno nel suo Nome [miracoli],
in maniera da promuovere il benessere di altri uomini, secondo il dono che
ognuno ha ricevuto da Lui. Perché alcuni cacciano certamente e veramente
diavoli, cosicché frequentemente quelli che sono stati in questa maniera
purificati dagli spiriti malvagi credono [in Cristo] e si uniscono alla
Chiesa. Altri hanno preconoscenza di cose a venire: essi vedono visioni, ed
emettono delle espressioni profetiche. Altri ancora guariscono gli ammalati
imponendo loro le mani, ed essi sono guariti. Inoltre, sì, come ho detto,
persino i morti sono stati risuscitati, e sono rimasti in mezzo a noi per
molti anni. E che dirò di più? Non è possibile nominare il numero dei doni
che la Chiesa [sparsa] per tutto il mondo ha ricevuto da Dio nel nome di Gesù
Cristo’ (Contro le Eresie, Libro
II, cap. 32,4), ed ancora: ‘Similmente, sentiamo molti fratelli nella chiesa,
i quali possiedono doni profetici e che, per mezzo dello Spirito, parlano
ogni genere di lingue e manifestano [o portano alla luce] per l’utile comune le
cose nascoste degli uomini e dichiarano i misteri di Dio …’
(Contro le Eresie, Libro V, cap. 6,1).
Inoltre, Ireneo mette severamente in guardia la
fratellanza da quegli Gnostici che falsificavano i doni spirituali, essendo
dati ad imposture magiche o posseduti da demoni tramite cui riuscivano a
compiere prodigi bugiardi e a profetizzare e a trarre dietro a loro molte
persone (cfr. Contro Le Eresie,
Libro I, cap. 13). Come si può vedere, la testimonianza di Ireneo è molto chiara. |
Da: http://www.ccel.org/ccel/schaff/anf01.ix.ii.html |
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Bibbia Annotata Cattolica-Protestante - TOB
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Ci sono poi le Bibbie Ecumeniche annotate
fatte assieme da Cattolici Romani e Protestanti, che anch'esse contengono
delle note fuorvianti e che ovviamente sconsigliamo vìvamente. |
Prendiamo per esempio alcune note presenti
nella T.O.B (Torino 1976), che è la traduzione italiana
della Traduction Oecuménique
de la Bible
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Perpetua verginità di Maria
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‘Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come
gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, la
quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù’
(Matt. 1:24,25). |
La nota dice che ‘il testo non permette di
affermare che Maria abbia avuto in seguito rapporti con Giuseppe’. |
E ci credo che il testo non lo permette; è
stato adulterato! Il testo originale dice: "E non la conobbe finch’ella non ebbe partorito un figlio; e gli pose nome
Gesù" (Matt. 1:25); da questo testo si apprende che Giuseppe dopo che
Maria partorì Gesù la conobbe, cioè ebbe delle relazioni carnali con lei. Il
che poi è confermato dal fatto che egli ebbe dei figli e delle figlie da
Maria. |
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I fratelli di Gesù potevano essere
i suoi parenti prossimi come cugini
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B) ‘Mentre egli parlava ancora alla folla,
sua madre e i suoi fratelli, stando fuori in disparte, cercavano di
parlargli’ (Matt. 12:46). |
La nota dice: ‘Nella Bibbia, come ancora
oggi in Oriente, la parola fratelli può indicare i figli della stessa madre,
ma anche i parenti prossimi (Cf Gn
13,8; 14,16; 29,15; Lv 10,4; I Cr 23,22). |
Qui, il discorso nella nota è giusto perché
in effetti talvolta nella Bibbia il termine fratelli indica anche dei parenti
prossimi come cugini, nipoti ecc., ma è evidente che una tale nota non
s’addice affatto in riferimento ai fratelli di Gesù; perché? Perché noi siamo
sicuri che i fratelli di Gesù di cui Matteo parla in questo passo sono i
figli di sua madre e non suoi cugini o nipoti; e non ci mettiamo a pensare
neppure per un attimo che questi fratelli potessero essere dei suoi parenti
prossimi. Una tale nota posta in questo passo fa comprendere ancora una volta
quanto lo spirito ecumenico possa influire negativamente non solo nella
traduzione ma anche nel commento alle note. In questa nota, nessuno si
sbilancia; nessuno prende posizione, si lascia al lettore di pensare che i
fratelli di Gesù potevano essere i figli di sua madre ma anche che potevano
essere i suoi parenti prossimi. Ecco una forma di compromesso ecumenico che
tende a soffocare la verità che Maria non è rimasta vergine perché Giuseppe,
dopo che nacque Gesù, ebbe da lei dei figli. |
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Il battesimo rigenera e cancella i peccati
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‘Quando però si sono manifestati la bontà
di Dio, salvatore nostro, e il suo amore per gli uomini, egli ci ha salvati
non in virtù di opere di giustizia da noi compiute, ma per sua misericordia
mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo’
(Tito 3:4,5). |
La nota in riferimento al lavacro di
rigenerazione dice: ‘Allusione al battesimo’. |
Perché? Per accontentare i Cattolici che
affermano che il battesimo degli infanti rigenera. Ma le parole di Paolo a
Tito non fanno allusione al battesimo, ma alla rigenerazione compiuta in noi
dall’acqua della Parola di Dio. |
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La tradizione da affiancare alla Parola di Dio
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‘Perciò, fratelli, state saldi e mantenete
le tradizioni che avete appreso così dalla nostra parola come dalla nostra
lettera’ (2 Tess. 2:15). |
La nota dice: ‘Si può pensare alla prima
lettera canonica. Ma Paolo, per mezzo di Timoteo, ha avuto altre occasioni di
comunicare con i tessalonicesi. Le tradizioni sono le verità riguardanti la
fede e la vita cristiana, che Paolo ha ricevuto dalla Chiesa primitiva e che
insegna, a sua volta, alle comunità da lui fondate’. |
Perché questa nota dice questo? Per
sostenere la tradizione cattolica che, secondo la curia romana, è
l’insegnamento degli apostoli trasmesso a voce ma non scritto. Nella nota c’è
una menzogna perché Paolo non ricevette verità riguardanti la fede e la vita
cristiana dalla Chiesa primitiva perché lui l’Evangelo non lo ricevette e non
lo imparò da nessun uomo ma lo ricevette per rivelazione di Gesù Cristo.
Basta ricordare, per confermare ciò, che a riguardo della cena del Signore
l’apostolo non ha detto di averla trasmessa come l’aveva ricevuta dagli
apostoli ma come l’aveva ricevuta dal Signore stesso! |
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La cena del Signore come sacrificio
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‘Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il
pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli...’
(Matt. 26:26). |
La nota dice: ‘Matteo presuppone, senza
dirlo esplicitamente come Lc (22,19) o Paolo (I Cor 11,24), che i discepoli devono fare questo in memoria
di Gesù. Su iniziativa di Gesù non si tratta soltanto di ricordarsi di questo
fatto o di ripetere la Cena, ma di attualizzare il gesto sacrificale compiuto
da Gesù sulla croce e di anticipare il banchetto escatologico’. |
Ecco spuntare pure la messa cattolica (la
cosiddetta ripetizione del sacrificio di Cristo) sotto le parole
‘attualizzare il gesto sacrificale compiuto da Gesù sulla croce’! |
Questi qui sopra citati sono solo alcune
delle note fuorvianti che compaiono in questa traduzione ecumenica fatta da
‘specialisti’! |
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Conclusione
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Concludo, fratelli, mettendovi in guardia
quindi dalle Bibbie annotate, perchè contengono del
lievito da cui guardarsi. |
Ovviamente, a quelle esistenti ne
seguiranno altre, ma il discorso sarà sempre lo stesso, ossia le note
conterranno del lievito. |
Quindi state molto attenti. |
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Chi ha orecchi da udire, oda. |
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Giacinto Butindaro |