Una parola d’esortazione a quei pastori Pentecostali che servono Mammona, vogliono piacere agli uomini e non conoscono le Scritture |
Il
Signore Gesù Cristo, quando apparve a Giovanni sull’isola di Patmos, gli parlò
e disse di scrivere ai sette angeli delle Chiese dell’Asia. Per l’angelo
della Chiesa di Laodicea gli fece scrivere le seguenti parole: “Queste cose
dice l’Amen, il testimone fedele e verace, il principio della creazione di
Dio: Io conosco le tue opere: tu non sei né freddo né fervente. Oh fossi tu
pur freddo o fervente! Così, perché sei tiepido, e non sei né freddo né
fervente, io ti vomiterò dalla mia bocca. Poiché tu dici: Io son ricco, e mi
sono arricchito, e non ho bisogno di nulla, e non sai che tu sei infelice fra
tutti, e miserabile e povero e cieco e nudo, io ti consiglio di comprare da
me dell’oro affinato col fuoco, affinché tu arricchisca; e delle vesti
bianche, affinché tu ti vesta e non apparisca la vergogna della tua nudità; e
del collirio per ungertene gli occhi, affinché tu vegga. Tutti quelli che
amo, io li riprendo e li castigo; abbi dunque zelo e ravvediti. Ecco, io sto
alla porta e picchio: se uno ode la mia voce ed apre la porta, io entrerò da
lui e cenerò con lui ed egli meco. A chi vince io darò di seder meco sul mio
trono, come anch’io ho vinto e mi son posto a sedere col Padre mio sul suo
trono. Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese”
(Apocalisse 3:14-22). |
Come
potete vedere quel conduttore di Chiesa, perché l’angelo della Chiesa è colui
che è stato preposto dal Signore a pascere la sua Chiesa, era diventato
infelice, miserabile e povero, cieco e nudo, ma non lo sapeva. |
Ancora
oggi ci sono conduttori di Chiese che sono nella stessa condizione o in una
condizione molto simile, in quanto dicono di servire il Signore ma servono
Mammona, dicono di voler piacere al
Signore ma fanno di tutto per piacere agli uomini, dicono di conoscere le
Scritture ma sono profondamente ignoranti di esse, ma loro non lo sanno. |
Questa
mia breve parola di esortazione dunque ha lo scopo di indurli a riflettere
sulle loro vie e a riconoscere che invece essi non stanno servendo il
Signore, non stanno piacendo al Signore e non conoscono affatto le Scritture. |
Ascoltatemi,
voi pastori arroganti, presuntuosi, ignoranti - che oramai pensate di essere
diventati una sorta di casta di intoccabili, che pensate che chi ha il
coraggio di riprendervi è un ministro del diavolo che cerca di diffamarvi e
screditare il vostro ministerio - perché vi farò sapere perché non state
servendo il Signore, non state piacendo al Signore e non conoscete le
Scritture. |
Non state servendo il Signore ma
Mammona, perché
siete assillati dalla brama di voler raccogliere denaro, voi dite
naturalmente per l’opera di Dio, ma in effetti è per farvi un nome e un
impero sulla terra. Considerate che Gesù quando rivolse ai suoi discepoli
queste parole: “Niuno può servire a due padroni; perché o odierà l’uno ed
amerà l’altro, o si atterrà all’uno e sprezzerà l’altro. Voi non potete
servire a Dio ed a Mammona” (Matteo 6:24), fece seguire queste sue parole da
queste altre: “Perciò vi dico: Non siate con ansietà solleciti per la vita
vostra di quel che mangerete o di quel che berrete; né per il vostro corpo,
di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento, e il corpo più del
vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non
raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutrisce. Non siete voi assai
più di loro? E chi di voi può con la sua sollecitudine aggiungere alla sua
statura pure un cubito? E intorno al vestire, perché siete con ansietà
solleciti? Considerate come crescono i gigli della campagna; essi non
faticano e non filano; eppure io vi dico che nemmeno Salomone, con tutta la
sua gloria, fu vestito come uno di loro. Or se Iddio riveste in questa
maniera l’erba de’ campi che oggi è e domani è gettata nel forno, non vestirà
Egli molto più voi, o gente di poca fede? Non siate dunque con ansietà
solleciti, dicendo: Che mangeremo? che berremo? o di che ci vestiremo? Poiché
sono i pagani che ricercano tutte queste cose; e il Padre vostro celeste sa
che avete bisogno di tutte queste cose. Ma cercate prima il regno e la
giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte. Non siate
dunque con ansietà solleciti del domani; perché il domani sarà sollecito di
se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno” (Matteo 6:25-34). Avete
notato? Basta essere con ansietà solleciti del domani per essere servi di
Mammona agli occhi del Maestro. Quel ‘perciò’ messo dopo quelle parole stanno
ad indicare che per non mettersi a servire Mammona è necessario non diventare
ansiosi di cosa alcuna di quelle che ci servono. E voi siete diventati
proprio così: siete assillati dalla preoccupazione di non farcela, di non
avere poi abbastanza denaro per fare questo o quest’altro, e quindi che fate?
State continuamente a chiedere denaro, ed escogitate sempre nuove strategie
per accumulare denaro. Naturalmente, tanti pensano che voi stiate agendo
correttamente, ma alla luce della Parola di Dio state agendo in maniera
contraria a quella che è la volontà di Dio. Gesù ebbe anche lui bisogno di
denaro per vivere e operare quello che Dio gli aveva comandato di fare, ma non
si mise mai a chiedere denaro come fate voi, cioè facendo passare il cestino
delle offerte tra coloro che ammaestrava o che guariva, come neppure si mise
mai a dire ai suoi discepoli che se non gli davano la decima Dio li avrebbe
maledetti. Anche perché Gesù non avrebbe mai potuto ordinare ai suoi
discepoli di pagargli la decima, perché la decima gli Ebrei la dovevano dare
per il servizio nel tempio e ai Leviti, e Gesù non serviva nel tempio e non
apparteneva alla tribù dei Leviti. Per cui se Lui si fosse permesso di fare
come fate voi, avrebbe trasgredito la Parola. Ma a voi di ciò non importa
proprio nulla, perché quello che vi importa è estorcere denaro ai credenti.
Ecco perché tante vostre predicazioni, chiamiamole così, vertono sul denaro e
sul dare soldi, perché siete dei servi di Mammona. Arrivate persino a dire
che Dio ci vuole ricchi, e che chi è povero ha poca fede o non esercita fede
in Dio, dimenticandovi che sia il Signore Gesù che i suoi apostoli erano
poveri materialmente! E alcuni di voi si sono spinti a dire che la volontà di
Dio è che noi governiamo sul mondo per instaurare il regno di Dio sulla terra
e presentarlo a Cristo al Suo ritorno, e quindi occorre che la Chiesa entri
in politica; quando invece Gesù Cristo affermò che il Suo Regno non è di
questo mondo e quando seppe che stavano per venire a rapirlo per farlo re si
ritirò sul monte tutto solo! Eppure voi dite di servire il Signore! Ma la
vostra stoltezza parla chiaro: voi di servire il Signore non ne volete sapere
proprio nulla, perché servire il Signore implica tante rinunce che voi non
volete fare. Voi piuttosto servite il vostro ventre, perché siete gente che
ha l’animo alle cose della terra! Oramai fate parte del circolo dei pastori
insensati che si va sempre più allargando, e nel quale state a vostro agio,
ma sappiate che fino a che avrò un alito di vita smaschererò la vostra
stoltezza. Avete una così grande sete di denaro e di potere accompagnata da
una tale sfacciataggine che oramai ricorrete ad ogni sofisma pur di estorcere
denaro alle pecore del Signore, ma sappiate che porterete la pena della
vostra ribellione. Non potete pensare di farla franca, perché Dio è un Dio
giusto e a suo tempo farà ricadere sul vostro capo tutta la vostra malizia,
astuzia e stoltezza. Se ancora il giudizio di Dio non vi ha colpito è solo
una questione di tempo. Voi ormai pensate che Dio non vi veda e non vi senta,
o che non faccia caso a questo vostro modo di comportarvi iniquo, ma state
illudendo voi stessi, e questo lo vedrete a suo tempo; siatene certi. Siete
delle persone a cui della giustizia e della santità di Dio non importa
proprio nulla, ma riuscite a mascherare bene la vostra ipocrisia.
Ravvedetevi, altrimenti Dio verrà a voi e vi colpirà con la sua verga. |
Non state piacendo al Signore ma agli uomini, perché parlate ed agite in modo da piacere agli
uomini, e quindi non siete dei servitori di Cristo. Ricordatevi infatti che
Paolo disse: “Se cercassi ancora di piacere agli uomini, non sarei servitore
di Cristo” (Galati 1:10). Ecco perché nelle vostre predicazioni non si
sentono mai certe cose. Perché non riprovate le concupiscenze mondane
nominandole? Perché non parlate contro l’ornamento esteriore indecente delle
donne? Perché non vi preoccupate del fatto che le donne che pregano o profetizzano
con il capo scoperto disonorano il loro capo, cioè l’uomo? Perché non vi
preoccupate del fatto che quando gli uomini pregano o profetizzano con il
capo coperto disonorano Cristo il loro capo? Perché non confutate
pubblicamente le false dottrine che vengono insegnate nelle Chiese, facendo
anche i nomi di coloro che le insegnano quando è necessario? Perché
permettete alla donna di insegnare e di fare il pastore? Perché permettete le
seconde nozze in caso di fornicazione e nel caso il coniuge credente viene
lasciato da quello non credente? E perché non parlate delle punizioni di Dio
contro i ribelli in mezzo alla Sua Chiesa? Perché permettete ai credenti di
fare teatro, di suonare la musica rock e altri tipi di musica profana, e di
frequentare i luoghi di divertimento? La risposta a queste domande è una
sola: perché volete piacere agli uomini anziché al Signore. Eppure pensate e
dite di piacere al Signore con la vostra condotta! Temete gli insulti, le
persecuzioni, e altre reazioni negative che arriverebbero da coloro che vi
ascoltano, tra cui c’è quella che molti vi lascerebbero per cercarsi un’altra
Chiesa. Avete dunque adottato la linea comoda, quella che vi mette al riparo
dalle persecuzioni dei ribelli che frequentano i vostri locali di culto, e vi
assicura i loro complimenti e le loro lodi, ma certamente non vi siete messi
al riparo dal giudizio di Dio, perché quello vi piomberà addosso in maniera
inesorabile, se non vi ravvedete. |
Non conoscete le Scritture, quantunque abbiate frequentato una
Scuola Biblica, magari una di quelle all’estero. Come si potrebbe dire che le
conoscete quando negate il proponimento dell’elezione di Dio, che nella
Scrittura non vederlo è come non vedere i grattacieli nel centro di
Manhattan! Come potete dire di conoscere le Scritture quando un argomento che
ha grande attinenza alla salvezza voi lo ignorate completamente? Avete
proprio bisogno di investigare le Scritture, come mai avete fatto fino ad
ora, per riscoprire una parte del consiglio di Dio perché la mancanza di conoscenza
di questo importante argomento biblico, porta voi e le pecore che pasturate a
gonfiarvi e gloriarvi nel cospetto di Dio, e ad annullare la Parola di Dio
con vani ragionamenti. E che dire poi del fatto che una parte di voi negate
la presenza del fuoco all’inferno, quando invece la Scrittura attesta
svariate volte l’esistenza di un vero fuoco sia nell’Ades che nella Geenna?
Non è anche questa una prova della vostra ignoranza delle Scritture? Ma
proseguiamo. E che dire del ritorno del Signore che avete suddiviso in due
fasi, di cui la prima consisterà nel rapimento segreto della Chiesa prima
della manifestazione dell’anticristo, e quindi prima della tribolazione? Non
è anche ciò una prova lampante che non conoscete le Scritture? Certo che lo
è, infatti la Scrittura attesta che quel giorno – cioè la venuta del Signore
Gesù Cristo e il nostro adunamento con Lui – verrà dopo che sarà manifestato
l’anticristo, per cui la Chiesa attraverserà la tribolazione, e sarà
visibile! Potrei proseguire col parlare della vostra ignoranza, ma mi fermo
qui, convinto di avere dimostrato che siete veramente ignoranti. |
Concludo
quindi esortandovi a convertirvi dalle vostre vie malvagie, e a tornare al
Signore dal quale vi siete allontanati. Lasciate i sentieri tortuosi e
incamminatevi per la buona strada. |
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Giacinto Butindaro |