Pastore ADI denuncia componente
della comunità e vince la causa |
Gragnano
- Fedele condannato a due mesi di reclusione e ad una multa per disturbo
della messa. Ad essere condannato è un componente della comunità evangelica
del Parco Imperiale. Di Simone Rocco E'
stato condannato a due mesi di reclusione e al pagamento di 500 euro per
disturbo della messa. Accade a Matinella, una frazione di Albanella, ma il
protagonista è un componente della comunità evangelica del Parco Imperiale,
S.R., stabiese di 51 anni. Dopo aver per anni insultato i pastori della sua
comunità e per questo essere stato espulso, ha agito in trasferta,
disturbando il culto di colui, che in parte, ne aveva provocato l'espulsione.
La storia affonda le radici nella dottrina che maggiormente distingue i
cristiani evangelici dai cattolici: l'insistenza con cui si afferma che
ognuno deve conoscere Dio in modo personale. Dottrina presa, forse, troppo
alla lettera da S. R. se è vero che per anni, insieme con altri
quattro-cinque fedeli, ha turbato l'omelia dei vari pastori che si sono
alternati nella sua comunità urlandogli contro "Tu non sei un uomo di
Dio, sei un pazzo, un bugiardo". Chi lo conosce, ha avanzato l'ipotesi
che dietro alle sue intemperanze altro non si nasconda che un desiderio
morboso di diventare lui stesso pastore. I pastori del rito evangelico sono
infatti elettivi, è la comunità che è chiamata a esprimere il gradimento. È
probabile che S.R. non abbia gradito la decisione dell'Adi (l'Assemblea di
Dio in Italia) di mandare a Gragnano un pastore da fuori, Renato Mottola, di
Matinella, chiamato proprio per tenere testa ai fuori programma dell'uomo.
Una permanenza durata solo qualche mese nella comunità gragnanese quella di
Mottola, a cui ha fatto seguito però, l'espulsione dell'irrequieto fedele,
con conseguenze imprevedibili. Il 13 maggio del 2007 Renato Mottola è stato
infatti aggredito da S.R. nella sua comunità ebolitana con i soliti
improperi. Questa volta la storia ha preso però un'altra piega. Renato
Mottola, appoggiato dall'avvocato Gianluca Iaione e dalla testimonianza della
maggior parte dei componenti le comunità del Parco Imperiale e di Matinella
ha deciso di denunciare l'uomo. Il processo è stato celebrato davanti al
tribunale di Salerno. Dopo tre anni è arrivata anche la sentenza del giudice
monocratico Roberto D'Auria, che il caso ha voluto fosse stabiese, anche lui
come l'imputato. S. R. è stato condannato per il reato di diffamazione alla
pena di due mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali. Da:
http://www.stabiachannel.it/news/index.asp?idnews=13854 Notizia
apparsa anche qua: http://blog.libero.it/STABIA/commenti.php?msgid=8576755&id=104694 ----------------- GIUDICATE
VOI, FRATELLI, DA PERSONE INTELLIGENTI, L'OPERATO DI QUESTO PASTORE TENENDO
DINNANZI A VOI QUESTE PAROLE DI PAOLO: “Ardisce
alcun di voi, quando ha una lite con un altro, chiamarlo in giudizio dinanzi
agli ingiusti anziché dinanzi ai santi? Non sapete voi che i santi
giudicheranno il mondo? E se il mondo è giudicato da voi, siete voi indegni
di giudicar delle cose minime? Non sapete voi che giudicheremo gli angeli?
Quanto più possiamo giudicare delle cose di questa vita! Quando dunque avete
da giudicar di cose di questa vita, costituitene giudici quelli che sono i
meno stimati nella chiesa. Io dico questo per farvi vergogna. Così non v’è
egli tra voi neppure un savio che sia capace di pronunziare un giudizio fra
un fratello e l’altro? Ma il fratello processa il fratello, e lo fa dinanzi
agl’infedeli. Certo è già in ogni modo un vostro difetto l’aver fra voi dei
processi. Perché non patite piuttosto qualche torto? Perché non patite
piuttosto qualche danno? Invece, siete voi che fate torto e danno; e ciò a
dei fratelli. Non sapete voi che gli ingiusti non erederanno il regno di
Dio?” (1 Corinzi 6:1-9) La
grazia del nostro Signore Gesù Cristo sia con tutti coloro che lo amano con
purità incorrotta. Giacinto
Butindaro |
L’articolo su
http://www.stabiachannel.it/news/index.asp?idnews=13854