Segnali di apertura ecumenica nelle ADI |
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Nonostante la posizione ufficiale delle ADI
sia contraria all’Ecumenismo, e quindi al dialogo ecumenico con i Cattolici Romani
e ad ogni forma di collaborazione con essi, ci sono dei cattivi segnali che
fanno presagire che questa posizione prima o poi cambierà (d’altronde le
Assemblee di Dio americane è già da diversi anni che sono coinvolte – anche
se non in maniera ufficiale - nel dialogo con la Chiesa Cattolica Romana,
quindi non c’è niente di cui meravigliarsi se nelle ADI ci sono segnali che
vanno in quella direzione). Ecco questi segnali. ● L’ex presidente delle ADI Francesco Toppi molti anni addietro ha
collaborato in una certa misura alla traduzione della Bibbia
interconfessionale ‘La Parola del Signore’ [Bibbia TILC (La Parola del
Signore. Traduzione interconfessionale in lingua corrente, TILC), 1976 NT,
1985 intera Bibbia, con revisione NT 2001, edita LDC-ABU)], che è frutto di
un lavoro di collaborazione interconfessionale tra cattolici e protestanti,
infatti il suo nome compare tra i Consulenti stabili evangelici per il Nuovo
Testamento. Ecco tutti i collaboratori del Nuovo Testamento di quella Bibbia: Traduttori: a) - cattolici: Carlo Buzzetti,
Carlo Ghidelli; b) - evangelici: Bruno Corsani, Bruno Costabel. Revisori: a) - cattolici: Giovanni Canfora,
Mario Galizzi, Carlo Maria Martini, Renzo Petraglio; b) - evangelici: Otto
Rauch, Alberto Soggin Consulenti stabili: a) - cattolici: Sofia
Cavalletti, Settimio Cipriani, Paolo De Benedetti, Franco Festorazzi, Enrico
Galbiati, Massimo Giustetti, Michele Pellegrino, Maria Vingiani; b) -
evangelici: Piero Bensi, Luciano Deodato, Edoardo Labanchi, Fausto Salvoni,
Luigi Santini, Francesco Toppi. Ora, è vero che alle ADI non piace affatto
questa traduzione della Bibbia perché riscontrano in essa delle manomissioni
compiute per sostenere false dottrine, come è anche vero che lo stesso
Francesco Toppi ha protestato in maniera energica contro l’inserimento del
suo nome tra i Consulenti stabili del Nuovo Testamento di quella Bibbia,
mandando la seguente lettera, datata 19 agosto 1985, al pastore Giovanni
Scuderi, presidente della Società Biblica in Italia: ‘Caro Fratello Scuderi, faccio seguito alla
mia lettera personale di alcuni giorni or sono per esprimerti ufficialmente
il mio profondo disappunto, unito alla mia meraviglia nel trovarmi inserito,
a mia insaputa, nell'elenco dei collaboratori della traduzione del Nuovo
Testamento interconfessionale, tra i consulenti stabili, pubblicato a pagina
478 della Bibbia interconfessionale. Preciso che a suo tempo rifiutai di far
parte di qualsiasi comitato di consulenti costituito per la traduzione
interconfessionale del Nuovo Testamento; aderii in via fraterna di
ricevere copia del testo, prima della pubblicazione e fare eventuali
osservazioni, sull'assicurazione che non v'era nulla di ufficiale.
Questa mia posizione corrispondeva all'ormai notissimo punto di vista
dottrinale sull'ispirazione totale e plenaria della Sacra Scrittura, ritenuto
uno dei punti fondamentali delle Chiese Evangeliche ADI, alle quali mi pregio
di appartenere. A pagina 477 della Bibbia interconfessionale è detto:
"Elenchiamo i nomi di coloro che hanno partecipato alla lunga impresa di
questa traduzione” e, credo onestamente di non avere alcun titolo per essere
inserito tra i "consulenti stabili" per le pochissime osservazioni
espresse, né credo che l'inserimento del mio modesto nome possa dare alcun
lustro alla pubblicazione. Esprimendoti ancora una volta il mio
rincrescimento per "l'incidente", ti prego di voler disporre che il
mio nome scompaia dall'elenco dei collaboratori, a qualunque titolo, nelle
prossime edizioni della Bibbia interconfessionale. La mia umile preghiera a
Dio è che la Società Biblica pubblichi e diffonda soltanto versioni letterali
della Sacra Scrittura dai testi originali e senza note, secondo la propria
gloriosa tradizione di missione spiccatamente evangelica per continuare ad
essere, come nel passato, uno strumento di grande benedizione tra coloro che
vivono nelle tenebre. Fraterni saluti in Cristo. Francesco Toppi’;
ma rimane il fatto che dal tenore della lettera si evince che una qualche
collaborazione Toppi la offerse. Non è che il suo nome è stato inserito
proprio senza nessuna ragione tra i collaboratori perché anche se la sua
collaborazione non fu ‘ufficiale’ sempre di collaborazione si trattò, le
parole di Toppi sono chiare: ‘Aderii in via fraterna di ricevere copia del testo,
prima della pubblicazione e fare eventuali osservazioni, sull'assicurazione
che non v'era nulla di ufficiale’. Quindi, la cosa migliore da
fare per Toppi quando gli fu proposta quella mano di collaborazione dalla
Società Biblica sarebbe stata – a mio avviso - quella di rifiutare in maniera
categorica qualsiasi forma di collaborazione, anche la più piccola
collaborazione. In questa maniera la Società Biblica non avrebbe potuto per
nessuna ragione inserire il nome di Francesco Toppi in quella Bibbia. ● Dal 27 al 29 Maggio 2004 si è tenuta a Ponte Tresa (Varese), una
manifestazione dal titolo ‘Maratona della Bibbia, Lettura del nuovo
Testamento’. La Manifestazione è stata organizzata dal Comune di Lavena
Ponte Tresa e dalla Chiesa Evangelica "Il Buon Seme" di Pazzallo
Ticino (il cui pastore è Antonio Fante). La manifestazione si è tenuta sulla
piazza San Giorgio che è proprio davanti al luogo di culto della Chiesa
Cattolica Romana di Ponte Tresa. Alla manifestazione – durante la quale a turno varie
persone hanno letto il Nuovo Testamento e che è stata conclusa da un concerto
di Albino Montisci - hanno partecipato tra gli altri, anche i membri della
Chiesa ADI (Assemblee di Dio in Italia) di Ponte Tresa con il pastore Restivo
Gandolfo. E udite, udite, vi ha partecipato
anche il prete della chiesa cattolica romana di Ponte Tresa che ha letto
anche lui il Nuovo Testamento assieme agli Evangelici. ● Un pastore ADI ha partecipato il 15
Settembre del 2007, in occasione della 2a Giornata per la Salvaguardia del
Creato, alla Liturgia della Parola, presso la ‘Chiesa della Madonna delle
Grazie’ - Viale Papa Giovanni XXIII –
Bergamo, infatti alla seguente
pagina http://www.chiesacattolica.it/cci_new/pagine/1439/2%5EGiornataCreato2007.doc
si legge che vi hanno presieduto:
Eparca George Valescu
(Chiesa Ortodossa Romena in Italia), Monsignor Gianni Carzaniga (Parrocchia Chiesa S. Maria Immacolata delle
Grazie), Monsignor Patrizio Rota
Scalabrini (Delegato Vescovile per l’Ecumenismo), Pastore Salvatore Ricciardi (Comunità
Evangelica di Bergamo), Pastore Emanuele Monticella (Chiesa Evangelica Pentecostale di Capriate -
BG)’ Quest’ultimo è il pastore della Chiesa ADI di Capriate. Nella pagina del sito cattolico hanno scritto
‘Monticella’ al posto di ‘Manticello, ma
è Emanuele Manticello, anche perché ho parlato con lui e mi ha confermato
la sua presenza a quell’incontro. ● In data 17 Ottobre 2009, presso il nuovo locale di culto della Chiesa
ADI di Matinella (SA), di cui è pastore Renato Mottola, si è tenuto un culto
di dedicazione del nuovo locale di culto. Tra gli altri sono stati invitati
Antonio Felice Loria, presidente delle ADI (che poi ha predicato), il sindaco e il prete di Matinella che si
chiama Carlo. Al prete è stata data la parola, ed ha portato questo discorso:
‘Pace a voi
tutti riuniti qui nel nome del nostro Signore Gesù Cristo, che è la nostra
speranza e che è la nostra salvezza. Sono un po’ commosso e un po’ emozionato
perché non è un momento ufficiale questo per me, ma è innanzi tutto
riconoscere qui che lo Spirito del Signore ci ha convocati, che lo Spirito
del Signore è nei nostri cuori, che lo Spirito del Signore ci porta avanti
sulla strada diversa, ma verso di Lui, ed è questo che colma il mio cuore di
commozione e anche di gioia. E per cui con questo proprio sentimento, di
questa nostra comune fede, di questo nostro essere convocati tutti dallo
Spirito in cammino verso la nostra speranza, verso la nostra salvezza, il
nostro Signore Gesù Cristo, vi abbraccio tutti con grande gioia e con grande
commozione e fraternità, Amen’. Al seguente indirizzo http://www.youtube.com/watch?v=sDWrKjyrZRs
potrete vedere e ascoltare l’intervento del prete. Ora, che sindaci o
assessori vengano invitati alle dedicazioni dei nuovi locali di culto delle
ADI, non è una cosa nuova (che per altro non condivido), ma è una cosa nuova,
almeno per me, che vengano invitati pure i preti della Chiesa Cattolica
Romana e vengano pure fatti parlare quasi fossero dei fratelli che servono il
nostro Signore Gesù Cristo. ● Matteo Calisi,
presidente della Fraternità cattolica delle comunità e associazioni
carismatiche di alleanza, ha affermato: ‘Noto che un atteggiamento più sensibile alle
ragioni del mondo carismatico si va sviluppando nelle ADI soprattutto fra i
giovani, e mi sembra che questo sia un segno positivo per il futuro. Alcuni
membri delle ADI hanno partecipato a nostri incontri a titolo strettamente
personale, senza rappresentare ufficialmente la loro denominazione. Alcuni
musicisti delle ADI hanno collaborato con il Ministero nazionale della musica
del Rinnovamento italiano, sia suonando in orchestra che effettuando delle
registrazioni discografiche. Anche questi sono piccoli segni di speranza, e
certamente auspico che un dialogo di questo genere possa proseguire su scala
più vasta nel futuro’ (Massimo Introvigne, Aspettando la pentecoste, Padova 1996, pag. 58). Come si fa come figliuoli di Dio a
partecipare a queste manifestazioni di chiaro stampo ecumenico che non fanno
altro che portare confusione nella Chiesa di Dio? Come si fa ad andare a
leggere il Vangelo assieme a dei preti che hanno bisogno che gli si predichi
il Vangelo affinché si convertano dagli idoli all’Iddio vivente? Non dice
forse la Scrittura di non metterci con gli infedeli? Come si fa a mettersi
con persone con cui non c’è nessuna comunione di spirito perché hanno
annullato la Parola di Dio con la loro tradizione? Attenzione fratelli e sorelle, lo ripeto
attenzione, perché a poco a poco tanti credenti nelle ADI stanno abbassando
la guardia, la loro posizione nei confronti del cattolicesimo romano si è
notevolmente ammorbidita o per ignoranza o per interessi personali.
Guardatevi da tutti coloro che in una maniera o nell’altra collaborano con i
cattolici romani e non hanno il coraggio di riprovare sia privatamente che
pubblicamente le eresie e le superstizioni della chiesa cattolica romana. I
cattolici romani vanno evangelizzati, scongiurati a ravvedersi dei loro
peccati, e a credere nel Vangelo della grazia di Dio, con ogni franchezza,
senza paura di niente e di nessuno. E gli va anche detto che una volta che si
pentono e credono, devono immediatamente uscire dalla chiesa cattolica
romana. Giacinto Butindaro |
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P.s.
Leggi questo mio scritto contro
l’ecumenismo con la Chiesa Cattolica Romana |
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