Domande per i miei fratelli, membri delle
Assemblee di Dio in Italia (ADI), che non credono nella predestinazione |
Fratelli
nel Signore, che frequentate Chiese ADI e che non accettate la predestinazione,
vorrei porvi alcune domande molto semplici. Ormai sono molti anni che mi vedo
giudicato da voi come uno che presenta un Dio ingiusto perché insegno la
predestinazione, e quindi vorrei porvi
i seguenti quesiti, al fine di farvi riflettere seriamente, come mai avete
fatto fino adesso, sulla predestinazione, e di indurvi ad investigare le
Scritture per vedere se le cose che vi hanno insegnato i vostri pastori sulla
predestinazione stiano veramente così perché in caso contrario dovete rivedere
quello che avete creduto fino ad ora. |
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Vi dispiace di essere stati eletti da Dio a salvezza in Cristo prima della
fondazione del mondo (Efesini 1:4), e non invece quando avete creduto? |
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Vi dispiace che Dio ha scritto il vostro nome nel libro della vita fin dalla
fondazione del mondo (Apocalisse 13:8; 17:8) e non invece quando avete
creduto? |
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Cosa avvertite veramente dentro il vostro cuore quando leggete nella vostra Bibbia
che Dio ci ha eletti in Cristo prima della fondazione del mondo (Efesini 1:4)
e che ha scritto il nostro nome nel libro della vita sin dalla fondazione del
mondo (Apocalisse 13:8; 17:8)? Un sentimento di profonda riconoscenza verso
Dio o di rabbia verso Dio perché ritenete che Dio abbia agito con ingiustizia
verso qualcuno escludendolo dall’elezione, e quindi non scrivendo il suo nome
nel libro della vita? |
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Come mai quando mi sentite dire che Dio ci ha eletti in Cristo a salvezza
prima della fondazione del mondo, pensate subito a coloro che invece non sono
stati eletti invece di mettervi a ringraziare Dio per avervi scelto? Pensate
che nella Chiesa di Tessalonica, i fratelli quando lessero nell’epistola di
Paolo che Dio li aveva eletti a salvezza sin dal principio mediante la fede
nella verità e la santificazione dello Spirito (2 Tessalonicesi 2:13),
abbiano cominciato a pensare a coloro che invece Dio non aveva eletto, come
invece fate voi? |
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A chi tra voi è sposato, vorrei chiedere: ‘Ma tua moglie si è mai arrabbiata
con te perché tu hai scelto lei tra tante donne?’ Non è semmai contenta che
tu l’hai preferita a tutte le altre donne? E quindi nel sapere che tu sei
stato scelto da Dio a far parte della Sua Chiesa, che è la sposa di Cristo,
non dovresti essere anche tu contento per ciò? Non penso che tua moglie,
quando tu le hai detto: ‘Voglio sposarti!’, abbia pensato che tu stavi
facendo un torto ad un'altra sorella per non avere scelto lei come sposa! Non
capisco quindi proprio come mai tu quando senti dire che Dio ti ha scelto,
pensi che se fosse così Dio avrebbe agito con ingiustizia perché non ha
scelto tutti. |
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Come mai voi affermate che gli uomini sono liberi di fare quello che
vogliono, perché hanno il libero arbitrio, mentre invece negate questa stessa
libertà a Colui che ha fatto gli uomini a sua immagine e somiglianza? In
altre parole, non è strano che l’Iddio che dite vi ha fatto completamente
liberi di scegliere, non è invece Lui completamente libero di scegliere
qualcuno e rigettare altri, di dare la fede ad alcuni e di negarla ad altri?
Vorreste quindi dire in questa maniera che Dio non è libero di fare quello
che vuole (Salmo 135:6; Matteo 20:15) mentre gli uomini sì? |
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Ammesso e non concesso che sia dipeso da voi e non da Dio che siete andati a
Cristo, come mai Gesù ha spiegato che invece è stato il contrario, quando
disse: “Per questo v’ho detto che niuno può venire a me, se non gli è dato
dal Padre” (Giovanni 6:65), ed ancora: “Niuno può venire a me se non che il
Padre, il quale mi ha mandato, lo attiri” (Giovanni 6:44)? |
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Se siete voi che avete scelto Gesù, cosa che sbandierate ai quattro venti, come
mai Gesù ha detto invece il contrario ai suoi discepoli: “Non siete voi che
avete scelto me, ma son io che ho scelto voi” (Giovanni 15:16)? |
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Se siete voi che avete voluto credere in Cristo, e non Dio ad avere voluto
farvi credere in virtù della predestinazione, vi domando: ‘Perché voi avete
voluto credere, mentre tanti altri non vogliono credere e non vorranno
credere fino alla fine dei loro giorni e andranno così in perdizione?’ Non è
forse perché la salvezza “non dipende dunque né da chi vuole né da chi corre,
ma da Dio che fa misericordia” (Romani 9:16)? |
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Se il destino se lo crea l’uomo, vi domando: ‘Come mai Dio vi ha preservati
dalla morte prima che voi credeste, e non ha permesso che voi moriste nei
vostri peccati e andaste all’inferno? E come mai invece Dio ha fatto sì che
tanti altri morissero nei loro peccati, senza peraltro fargli mai ascoltare
il Vangelo, e andassero all’inferno?’ |
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Se avete voluto voi diventare figli di Dio, questo significa che siete nati di
nuovo in virtù della vostra volontà. Ma vi domando allora: ‘Ma non pensate
che come la prima nascita che avete sperimentato, cioè quella che vi ha
permesso di entrare in questo mondo, è avvenuta per la volontà di Dio, così
anche la seconda nascita, cioè quella che vi ha permesso di entrare nel Regno
di Dio, sia avvenuta per la volontà di Dio? Altrimenti che senso avrebbero le
parole di Giovanni, secondo cui noi non siamo nati da volontà d’uomo
(Giovanni 1:13), e quelle di Giacomo secondo cui Dio ci ha di sua volontà
generati mediante la parola di verità (Giacomo 1:18)? |
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Se Dio vuole salvare tutti, nessuno escluso, come mai nel libro della vita,
che è stato scritto fin dalla fondazione del mondo, non ci sono scritti i
nomi di tutti gli esseri umani, ma solo quelli di alcuni (Apocalisse 13:8;
17:8)? Come mai Gesù parlava alle turbe in parabole affinché non intendessero
e non si convertissero (Marco 4:11-12)? Ed ancora, perché ad Antiochia di
Pisidia credettero solo coloro che erano ordinati a vita eterna (Atti 13:48)?
E perché l’anticristo di cui la Scrittura dice che deve venire, deve andare
in perdizione in quanto è il figliuol della perdizione e il suo destino è già
segnato (2 Tessalonicesi 2:3,8)? Ed ancora vi domando: ‘Come mai Dio dice:
“Farò grazia a chi vorrò far grazia, e avrò pietà di chi vorrò aver pietà”
(Esodo 33:19)? Non pensate che quindi non a tutti viene fatta grazia perché
Dio non vuole o non ha decretato di fare grazia a tutti? |
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Se Dio vuole salvare tutti, nessuno escluso, e noi siamo stati salvati perché
Dio sapeva che noi ci saremmo ravveduti e avremmo creduto, e non perché Dio
ci aveva innanzi predestinato a salvezza; mentre coloro che vanno in
perdizione non si sono ravveduti e non hanno creduto perché Dio sapeva che
essi non si sarebbero ravveduti e non avrebbero creduto, e non perché Dio li
ha predestinati alla perdizione, spiegatemi questo. La Scrittura afferma:
“Allora egli prese a rimproverare le città nelle quali era stata fatta la
maggior parte delle sue opere potenti, perché non si erano ravvedute. Guai a
te, Corazin! Guai a te, Betsaida! Perché se in Tiro e Sidone fossero state
fatte le opere potenti compiute fra voi, già da gran tempo si sarebbero
pentite, con cilicio e cenere. E però vi dichiaro che nel giorno del giudizio
la sorte di Tiro e di Sidone sarà più tollerabile della vostra. E tu, o
Capernaum, sarai tu forse innalzata fino al cielo? No, tu scenderai fino
nell’Ades. Perché se in Sodoma fossero state fatte le opere potenti compiute
in te, ella sarebbe durata fino ad oggi. E però, io lo dichiaro, nel giorno
del giudizio la sorte del paese di Sodoma sarà più tollerabile della tua”
(Matteo 11:20-24). Gesù dunque ha affermato che Dio sapeva che se nelle città
di Tiro e Sidone fossero state compiute le opere potenti che poi fece Gesù in
Corazin e Betsaida, esse si sarebbero ravvedute; come anche che se nella
città di Sodoma fossero state fatte le opere potenti che Gesù fece poi in
Capernaum, essa non sarebbe stata distrutta. Perché dunque Dio non fece sì
che quelle opere potenti fossero compiute in quelle città? |
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Ammesso e non concesso, che è come dite voi, che Dio semplicemente sapeva che
noi avremmo creduto, ma non aveva affatto decretato di farci credere, vi
domando: perché noi abbiamo creduto? In altre parole, come mai la
preconoscenza di Dio si è tramutata in realtà senza il suo intervento? In
virtù di chi o di che cosa siamo giunti a credere? Come è possibile da un
lato dire che non è Dio che ci ha dato di credere in virtù di un suo
proponimento formato prima della fondazione del mondo, e poi affermare che
quello che Lui sapeva si è adempiuto e quindi noi abbiamo creduto? Non è
strano che quello che Dio sapeva si è adempiuto, ma Lui non ha affatto
operato in noi per farci credere? Ma allora, se non è per la volontà di Dio
che noi ci siamo ravveduti e abbiamo creduto, in virtù di cosa ci troviamo
oggi nella fede? Cioè, perché proprio noi – che Dio sapeva avremmo creduto -
abbiamo voluto credere senza che Lui abbia operato in noi il volere, senza
che Lui ci abbia voluto dare il ravvedimento e la fede? Come è possibile che
quello che Dio sa innanzi si adempie in tutto e per tutto, senza che sia Lui
che manda ad effetto la sua preconoscenza? Lo ripeto, ma non è strano, che
quello che Dio sapeva innanzi si è adempiuto, ma Lui non c’entra affatto
nella nostra decisione? Viene da domandarsi allora: ma allora le cose sono
due: o l’uomo il destino se lo crea veramente lui stesso per cui è Lui il
disegnatore e l’architetto della sua vita, o l’uomo è in balia di qualche
forza impersonale o di una sorta di fato che lo spinge ad agire in maniera
tale che quello che Dio sa sul suo conto si verifica. Il risultato comunque è
sempre lo stesso, e cioè che alla fine succederà esattamente quello che Dio
sapeva innanzi!!! Sono cose queste veramente strane e incomprensibili!! Non
vi pare? |
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Ammesso e non concesso, che è come dite voi, che Dio sapeva che noi avremmo
creduto ma non ci aveva predestinato a credere, come mai Luca dice negli
Atti: “Tutti quelli che erano ordinati a vita eterna, credettero” (Atti
13:48)? Non vi pare che sia perché l’atto del credere di quelle persone era
stato predeterminato da Dio in quanto Egli aveva ordinato quelle persone a
vita eterna, cioè destinate a vita eterna? |
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Ma se Dio sa già chi sono quelli che crederanno, questo significa che c’è un
certo numero di persone destinate COMUNQUE a credere e che oltre questo
numero non ce ne potranno essere altre. Domando dunque: non è anche questa predestinazione?
Come fate dunque a dire che Dio vuole che tutti siano salvati, e poi
affermate che solo alcuni crederanno in quanto nella mente di Dio è già
fissato il numero di quelli che crederanno? Non c’è forse anche in questo
caso nella mente di Dio un numero prestabilito di credenti? Come fate a dire
dunque che Dio cerca di salvare tutti, quando Egli sa che un certo numero di
persone non potranno credere? Come può Dio cercare di fare qualcosa che Egli
sa non potrà mai compiersi? Può Dio cercare di salvare anche quelli che Egli
sa non potranno credere? |
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Ammettiamo che sia come dite voi, che siamo diventati predestinati una volta
che il Signore ci ha salvati, vi domando: ‘Come mai invece Paolo fa risalire
la nostra predestinazione a prima che il Signore ci chiamasse e ci
giustificasse, secondo che è scritto: “Perché quelli che Egli ha
preconosciuti, li ha pure predestinati ad esser conformi all’immagine del suo
Figliuolo, ond’egli sia il primogenito fra molti fratelli; e quelli che ha
predestinati, li ha pure chiamati; e quelli che ha chiamati, li ha pure
giustificati; e quelli che ha giustificati, li ha pure glorificati” (Romani
8:29-30)? E non solo questo, ma come mai Luca dice negli Atti che ad
Antiochia di Pisidia “tutti quelli che erano ordinati a vita eterna,
credettero” (Atti 13:48)? Notate nelle parole di Luca che egli non dice:
‘Tutti quelli che credettero furono ordinati a vita eterna’. |
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Se Dio non forza nessuno a credere, come dite voi, come mai invece Saulo da Tarso
fu forzato da Dio a credere o convertirsi, in quanto il Signore gli apparve e
gli parlò (buttandolo a terra e togliendogli persino la vista fisica) mentre
Lui andava a Damasco a perseguitare i santi? |
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Se come dite voi, Dio indura il cuore dell’uomo solo dopo che questo, udito
il Vangelo, rifiuta di credere, come mai è scritto in Giovanni: “Perciò non
potevano credere, per la ragione detta ancora da Isaia: Egli ha accecato gli
occhi loro e ha indurato i loro cuori, affinché non veggano con gli occhi, e
non intendano col cuore, e non si convertano, e io non li sani” (Giovanni
12:39-40)? In altre parole, come mai il rifiuto di credere da parte dei
Giudei in Gesù fu prodotto dall’induramento dei loro cuori prodotto da Dio? |
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Se la predestinazione non è da Dio, come mai nelle vostre comunità i capitoli
9 e 11 dell’epistola ai Romani non vengono mai commentati e spiegati? Eppure
anche quei capitoli sono per noi Gentili in Cristo Gesù, secondo che dice
Paolo: “Ma io parlo a voi, o Gentili: In quanto io sono apostolo dei Gentili,
glorifico il mio ministerio” (Romani 11:13), ed ancora: “Poiché se tu sei
stato tagliato dall’ulivo per sua natura selvatico, e sei stato contro natura
innestato nell’ulivo domestico, quanto più essi, che son dei rami naturali,
saranno innestati nel loro proprio ulivo? Perché, fratelli, non voglio che
ignoriate questo mistero, affinché non siate presuntuosi; che cioè, un
induramento parziale s’è prodotto in Israele, finché sia entrata la pienezza
dei Gentili” (Romani 11:24-25)? Non vi pare una cosa strana che una parte di
quello che Paolo ha scritto ai Gentili in Cristo, non vi venga né letta e
neppure spiegata? |
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Se avete trovato il Signore perché lo avete cercato, allora vi domando: ‘Ma secondo
la Bibbia è la pecora perduta che va in cerca del pastore o invece il pastore
della pecora perduta?’ Ed ancora: ‘Ma non è forse scritto che non v’è alcuno
che ricerchi Iddio (Romani 3:11), e che Dio dice: “Sono stato trovato da
quelli che non mi cercavano” (Romani 10:20)? |
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Se siete stati salvati perché lo avete voluto voi e non perché lo ha voluto
Dio, se siete voi che avete scelto il Signore e non il Signore a scegliere
voi, ciò significa che comunque rispetto agli increduli avete avuto un
merito, quello di avere voluto la salvezza e quello di avere scelto la via
della salvezza. Vi domando dunque: ‘Ma allora come fate a dire che dinnanzi a
Dio non avete di che gloriarvi, quando invece nei fatti vi gloriate? Come
fate ad affermare che siete stati salvati per grazia e non per opere, quando
in effetti non è proprio del tutto per grazia che voi siete stati salvati in
quanto un qualche merito lo accampate comunque? |
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La grazia del Signore sia con tutti
coloro che lo amano con purità incorrotta |
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Giacinto Butindaro |
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Roma, il 1 Marzo 2010 |